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Zénon

Yogasana 10: corpo yogico, neuroni specchio e immaginazione motoria

2 Dicembre 2024 by Zénon Lascia un commento

Yogasana 10
CORPO YOGICO, NEURONI SPECCHIO E IMMAGINAZIONE MOTORIA

Sette seminari online e in presenza

Come le recenti scoperte nel campo dei neuroni specchio e del motor imagery hanno riattualizzato la nozione di corpo yogico e la pratica dei ‘movimenti invisibili’ con l’energia vitale: sette seminari pratici e teorici su come le discipline contemplative abbiano un impatto concreto sul corpo e su come lo yoga possa aiutare a ripensare il concetto di riabilitazione, tra neurofisiologia, pratica corporea, filosofia applicata e uno sguardo alle pratiche taoiste e alla Medicina Tradizionale Cinese…

Contenuti

  • Contenuti di questa edizione
  • Il programma e il calendario
    • I docenti
    • Contributo di partecipazione e attestato di frequenza
    • Iscriviti
      • Desideri maggiori informazioni?

      Contenuti di questa edizione

      A livello neurofisiologico, quando simuliamo ‘mentalmente’ un movimento o lo vediamo fare da qualcuno, attiviamo pressoché le stesse aree corticali che impegneremmo per compierlo fisicamente. Basandosi su questo principio, che è connesso ai neuroni specchio, la pratica della immaginazione motoria (motor imagery) si è rivelata una risorsa di inaspettata efficacia nel campo dell’apprendimento motorio, dell’allenamento sportivo e della neuro-riabilitazione.

      La facoltà di avere una esperienza motoria in assenza di attivazione muscolare non può lasciare indifferente il praticante di yoga, il quale, laddove non abbia ricevuto una formazione votata unicamente al risultato meccanico, troverà una certa affinità con la presa di consapevolezza di quel territorio poco razionalizzabile tra il sentire e il fare. Un territorio che, se esplorato e coltivato attraverso la pratica yogica, è in grado di traboccare ed esprimere la propria dimensione attraverso il gesto esteriore al di là delle sue lacune.

      Ma non solo: l’immaginazione motoria da un lato rende attuale la nozione di corpo yogico, il quale è tradizionalmente intessuto anche dall’attività creativa e immaginale del praticante; dall’altro trova dei precedenti nelle pratiche di interiorizzazione e soprattutto nei movimenti invisibili, così essenziali in particolar modo nella tradizione del Kashmir e nelle pratiche taoiste per lo ‘svuotamento’ del corpo dalle tensioni e dall’intenzionalità egoriferita.

      In questa decima edizione di Yogasana, che coincide peraltro con il decimo anniversario di Zénon, ci muoveremo tra queste coordinate attraverso sette seminari in cui, accanto al confronto con la neurofisiologia e le pratiche riabilitative, riscopriremo come alcuni concetti filosofici e alcuni aspetti più interni della pratica yogica abbiano un impatto molto più profondo di quanto non pensiamo sul corpo fisico e sulle sue abilità di fare e di sentire.

      Saranno con noi in questo percorso Claudio Molinari, neurofisiologo, agopuntore e professore associato UPO, Gioia Lussana, PhD esperta nello Yoga tantrico delle origini, oltre al prof. Marco Invernizzi e Francesco Vignotto.

      in presenza e online

      Il corso potrà essere seguito anche in differita tramite le registrazioni, che saranno disponibili il giorno dopo ogni seminario

      Il programma e il calendario

      Tutti i seminari dureranno circa due ore e conterranno una parte teorica e una parte pratica. Potranno essere seguiti in queste tre modalità:

      • in presenza presso la nostra sede a Novara in via XXIII marzo al numero 17
      • online in diretta tramite la piattaforma Zoom
      • online in differita, tramite le registrazioni che saranno disponibili per la visione in streaming a partire dal giorno seguente

      Le registrazioni, assieme alle slide di ogni seminario, saranno a disposizione di tutti gli iscritti, anche di chi sceglierà di seguire in presenza.

      Le date:

      • 6 febbraio
      • 13 febbraio
      • 20 febbraio
      • 6 marzo
      • 20 marzo
      • 27 marzo
      • 3 aprile

      Ed ecco il dettaglio degli incontri:


      MODULO 1: Sentire la mano non è pensare alla mano: abitare e abilitare il corpo yogico oggi

      Online e in presenza, giovedì 6 febbraio ore 19.10-21.00
      Con Francesco Vignotto

      Quando si parla di aspetti energetici nella pratica dello yoga, uno si immagina che vi sia una teoria da apprendere e poi applicare. Quindi ecco un fiorire di mappe spesso eterogenee (nadi, chakra, involucri, soffi, meridiani) che si stratificano sovrapponendosi peraltro ai paradigmi medici e biomeccanici creando ulteriori bias. Tuttavia, prima di farne esperienza diretta, queste mappe sono fuorvianti (e spesso contengono deliberatamente errori), perché tutto inizia proprio da qui: nel capire che sentire la mano non è pensare alla mano, che il sistema nervoso custodisce gli schemi motori ma non può trascenderli perché non è l’origine dell’intenzione. In questo primo seminario introduttivo, quindi, lavoreremo sul sentire ciò ché appare banalmente corporeo per scoprire che banale non è, trovando quel non-luogo da cui l’intenzione autentica nasce, informando il gesto. In altre parole: abilitare la presenza corporea.


      MODULO 2: Neurofisiologia dei neuroni-specchio

      Online e in presenza, giovedì 13 febbraio 19.10-21.00
      Con Claudio Molinari e Francesco Vignotto

      La teoria dei neuroni specchio, o meglio del sistema specchio (che comprende diverse aree oltre quella motoria) è stata formulata da circa una trentina di anni ed è alla base del motor imagery, ossia della pratica di avere una esperienza motoria immaginando un movimento senza compierlo fisicamente, con importanti effetti sulla plasticità cerebrale, sull’apprendimento motorio e sulla riabilitazione: i meccanismi alla base di tutto ciò ci saranno illustrati dal professor Claudio Molinari, neurofisiologo, mentre con Francesco Vignotto esploreremo affinità e divergenze con la pratica yogica riprendendo il filo pratico del seminario precedente.


      MODULO 3: Motor imagery e ‘movimenti invisibili’/1: il movimento

      Online e in presenza, giovedì 20 febbraio 19.10-21.00
      Con Marco Invernizzi e Francesco Vignotto

      Giungiamo al cuore di questo ciclo, con il primo di un gruppo di tre seminari in cui il professor Marco Invernizzi ci illustrerà i principi del motor imagery applicati alla riabilitazione, che confronteremo con quelli delle pratiche psicofisiche dello Yoga e del Qi Gong, valutando con Francesco Vignotto come sia possibile espandere e arricchire la prospettiva grazie a queste ultime. Questa prima parte è dedicata al movimento.


      MODULO 4: Motor imagery e ‘movimenti invisibili’/2: la stasi

      Online e in presenza, giovedì 6 marzo 19.10-21.00
      Con Marco Invernizzi e Francesco Vignotto

      La seconda parte su motor imagery e movimenti invisibili è dedicata alle posizioni statiche, ovvero come la pratica immaginativa (ma si tratta veramente di immaginare?) può essere di enorme aiuto nella rettificazione della postura, sia praticando movimenti sia altre posture, e su come ciò possa essere di aiuto per allievi con forti limitazioni motorie e/o patologie come neuropatie.


      MODULO 5: Motor imagery e ‘movimenti invisibili’/3: il respiro

      Online e in presenza, giovedì 20 marzo 19.10-21.00
      Con Marco Invernizzi e Francesco Vignotto

      La terza e ultima parte è dedicata al respiro, che nella pratica del motor imagery non è contemplata, ma di quella yogica è il fondamento. Il cervello custodisce, oltre agli schemi motori, anche quelli respiratori, compresi quelli che mettiamo in atto quando cerchiamo di controllare volontariamente il respiro. Questi schemi consci e inconsci tendono il più delle volte a meccanizzare la respirazione più che a liberarla, e a legarla ancora di più agli schemi motori. Più che la tecnica, è proprio la pratica immaginativa (ma, ancora una volta: è corretto chiamarla immaginazione?) che ha il potere di bypassare questi schemi restituendo al respiro la sua libertà.


      MODULO 6: Più reale del reale: è possibile una “mente che non mente”?

      Online e in presenza, giovedì 27 marzo 19.10-21.00
      Con Gioia Lussana

      Nello śivaimo kashmiro la phantasía anziché distrarre, in quanto immaginazione non verbale, diviene sinonimo di pura creatività svincolata dal pensiero discorsivo.
      L’arte dello yoga usa l’immagine intuitiva, quella che sgorga dall’inconscio come evocazione del proprio sé più profondo.


      MODULO 7: Il rilassamento, ovvero la spontaneità dell’energia vitale

      Online e in presenza, giovedì 3 aprile 19.10-21.00
      Con Marco Invernizzi e Francesco Vignotto

      Non solo śavāsana, non solo yoga nidra: il rilassamento è premessa di qualsiasi pratica contemplativa e psicofisica e non a caso è uno dei sette Fattori di Risveglio secondo il buddhismo. Perché il rilassamento, l’agio, è ciò che permette all’energia vitale di esprimersi spontaneamente pur attraverso forme strutturate e altrettanto spontaneamente manifestarsi come coscienza. Per questo, oltre alle forme consuete del sonno yogico in questo seminario andremo alla ricerca di percorsi soprattutto corporei per ‘bucare il pallone’ delle nostre tensioni e imparare a riconoscere la consapevolezza non come risultato di uno sforzo ma come stato naturale a cui tornare per sottrazione anche durante lo sforzo stesso.


      Un momento della didattica, durante la prima edizione di Yogasana


      I docenti

      Marco Invernizzi

      Medico e Professore Ordinario presso la cattedra di medicina fisica e riabilitativa dell’Università del Piemonte Orientale.
      Agopuntore ed esperto in Medicina Tradizionale Cinese, insegnate di Tai Chi e Qi Qong presso Zénon.

        Francesco Vignotto

        Insegnante di yoga e meditazione presso Zénon.

          Gioia Lussana

          Docente yoga (Y.A.N.I.) e formatrice di insegnanti yoga. Laureata cum laude in Indologia con Raniero Gnoli e Raffaele Torella. Co-fondatrice dell’A.ME.CO con Corrado Pensa, per oltre 20 anni ha approfondito la meditazione vipassanà con maestri del buddhismo contemporaneo. Ha pubblicato saggi sullo yoga in riviste scientifiche (RSO) e divulgative. Ha conseguito il PhD presso l’Università Sapienza di Roma con una ricerca sullo yoga tantrico delle origini.

            Claudio Molinari

            Medico e Dottore di Ricerca in Fisiologia, Agopuntore.
            Professore Associato di Fisiologia presso la Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro” di Novara.
            La sua attività di docente si svolge anche presso:
            la Scuola di Agopuntura ALMA di Milano;
            il Corso di Perfezionamento in Regolazione Biologica e Medicine Complementari dell’Università di Milano;
            il Corso di Perfezionamento in Coordinamento di Medicina Integrata dell’Università di Pavia.
            Si impegna da anni per far entrare la Medicina Complementare nel mondo Accademico.

              Contributo di partecipazione e attestato di frequenza

              Il contributo di partecipazione del corso (comprensivo dei 7 seminari) è di 300€. Per chi si iscrive versando la quota entro il 26 gennaio il prezzo è agevolato a 280€. Non è possibile iscriversi a singoli seminari, in quanto il corso è da intendersi come un blocco unitario.

              Al termine del percorso verrà rilasciato un attestato di frequenza. Chi segue online, in diretta o differita, può ottenere l’attestato compilando un piccolo test finale con domane a risposta multipla.

              Iscriviti

              Vuoi iscriverti? Servono solo due passaggi: 1) paghi la quota e 2) compili e invii la domanda di iscrizione.


              1. Dati per il pagamento

              Costo: 300,00€ 280€ (entro il 26/1)

              Ecco le coordinate bancarie su cui versare la quota di iscrizione:

              IT32R0503410196000000000905
              Intestato a: Zenon ASD 
              Causale: Iscrizione corso e quota tesseramento [specificare il nome se il conto non è intestato all’iscritto/a]

              Oppure paga con carta di credito/debito (con o senza Paypal)

              2. Scarica e compila il modulo di iscrizione

              Scarica la domanda di iscrizione e inviala compilata all’indirizzo info@zenon.it oppure inviacela via whatsapp cliccando sull’icona in basso a sinistra.

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              Archiviato in:eventi conclusi Contrassegnato con: hathayoga, yoga, yoga Novara, yogasana

              Hasta mudra: i sigilli delle mani. Con Antonella Usai

              23 Ottobre 2024 by Zénon Lascia un commento

              Seminario pratico e teorico sul linguaggio delle mani nelle pratiche contemplative e nella danza classica indiana, 9 novembre 2024 ore 14.00-18.00. In collaborazione con la Compagnia NAD.

              Antonella Usai è la prima danzatrice occidentale ad essere scritturata nella prestigiosa compagnia indiana Darpana Performing Group, con cui ha compiuto tournée in tutta l’India e nel sud est asiatico.
              Leggi di più

              • Cosa sono le hasta mudra
              • Programma
              • Dove e quando si svolgono le sessioni
              • La docente
              • Contributo di partecipazione
              • Iscriviti
                • 1. Dati per il pagamento
                  • Con carta di credito/debito (con o senza Paypal)
                  • Con bonifico bancario
                • 2. Scarica e compila il modulo di iscrizione
              • Richiedi informazioni

              Cosa sono le hasta mudra

              Le mani, assieme al viso, sono le parti del corpo che occupano più spazio nella corteccia motoria, che a sua volta svolge un importante ruolo in compiti cognitivi come il linguaggio, l’empatia e le abilità visuomotorie.

              Già questo dato può rendere onore alla grande attenzione che la cultura indiana riserva all’espressività delle mani sia in ambito artistico sia in ambito contemplativo.

              Di fatto, le cosiddette hasta mudrā sono gesti codificati delle mani nati con funzione cultuale, rituale ed estetica nel contesto religioso buddhista e induista e oggi diventate molto note anche in Occidente, soprattutto come strumento per la pratica meditativa.

              Questo seminario, partendo da una introduzione e una messa a fuoco rispetto al contesto originario, si concentra sulle mudrā collegate al teatro danza bharatanatyam e intreccia riflessione teorica e pratica esperienziale.

              L’incontro è aperto a tutti ed è adatto sia a chi non ha alcuna esperienza pregressa, sia a praticanti e insegnanti di yoga che vogliono approfondire la pratica e la teoria mudrā.

              Programma

              • Inquadramento storico antropologico: le hasta mudra dal contesto rituale a quello performativo, dalle pratiche di benessere alla New Age (passando per le campagne pubblicitarie)
              • Le hasta mudra: una pratica yogica trans-generazionale per tutte e tutti. Benefici e controindicazioni.
              • Asamyukta e samyukta hasta mudra: Studio dei 28 sigilli delle mani singole e dei 24 sigilli delle mani che interagiscono.
              • Ganesha mudra come pratica individuale e collettiva. Lo yoga tra benessere individuale e sviluppo di una coscienza collettiva.
              • Domande e feed back.

              Dove e quando si svolgono le sessioni


              Il corso si terrà sabato 9 novembre dalle 14.00 alle 18.00 presso la sede di Zénon, in via 23 marzo n.17 a Novara.

              La docente

              Antonella Usai

              Laurea magistrale in Storia del Teatro e Master in Storia dello Yoga, danzatrice, coreografa e fondatrice di NAD, Antonella Usai si occupa da anni di relazione tra danza, arti e natura. È stata tra l’altro la prima danzatrice occidentale ad essere scritturata nella prestigiosa compagnia indiana Darpana Performing Group, con cui ha compiuto tournée in tutta l’India e nel sud est asiatico. Si occupa di didattica, direzione artistica e ideazione di progetti innovativi in campo artistico e sociale. È artista residente presso il Museo di Arte Orientale di Torino e consulente per Hangar Piemonte per l’accompagnamento delle organizzazioni al cambiamento della cultura organizzativa. Il suo operato, impregnato di interdisciplinarietà e visione sistemica, è mosso dal desiderio di stimolare e nutrire una partecipazione più consapevole dell’essere umano al grande mistero della Danza della Vita.

                Contributo di partecipazione

                La quota di partecipazione è di 70€.
                Se è la prima volta che ti iscrivi a un corso a Zénon quest’anno, con la quota del corso hai anche il tesseramento per un anno, valido anche per svolgere altre attività presso di noi.

                Posti attualmente disponibili: 6

                Iscriviti

                Vuoi iscriverti? Servono solo due passaggi: 1) paghi la quota e 2) compili e invii la domanda di iscrizione.


                1. Dati per il pagamento

                Costo: 90€

                Puoi scegliere di pagare:

                • con carta di credito o di debito attraverso Paypal (non serve avere un account): in questo caso puoi anche usufruire dell’opzione paga in tre rate;
                • con bonifico bancario.

                Con carta di credito/debito (con o senza Paypal)

                Con bonifico bancario

                Ecco le coordinate bancarie su cui versare la quota di iscrizione:

                IT32R0503410196000000000905
                Importo: 90,00 intestato a: Zenon ASD 
                Causale: Iscrizione corso e quota tesseramento [specificare il nome se il conto non è intestato all’iscritto/a]

                2. Scarica e compila il modulo di iscrizione

                Scarica la domanda di iscrizione e inviala compilata all’indirizzo info@zenon.it oppure inviacela via whatsapp cliccando sull’icona in basso a sinistra.

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                La meditazione come stato naturale (online), autunno 2024

                4 Ottobre 2024 by Zénon Lascia un commento

                Un percorso pratico per accostarsi alla meditazione come luogo “dove siamo già stati”. Online.

                Questa è la versione online, che puoi seguire in diretta o tramite le registrazioni. Se vuoi meditare in presenza con noi a Novara vai qui.

                Contenuti

                • A chi è rivolto questo percorso per imparare a meditare
                • Struttura delle lezioni
                • Dove e quando si svolgono le sessioni
                • Il programma (a ciclo continuo)
                • Il docente
                • Contributo di partecipazione
                • Iscriviti
                  • Richiedi informazioni
                  Imparare a meditare

                  A chi è rivolto questo percorso per imparare a meditare

                  A chi desidera accostarsi alla pratica meditativa sia partendo da zero, sia cercando un approccio il più possibile essenziale.

                  A chi pratica già la meditazione da autodidatta e desidera approfondire.

                  A chi vuole imparare a calmare la mente e ottenere maggiore chiarezza.

                  A chi è sottoposto a forti stress lavorativi, familiari o di altra natura.

                  A studenti che necessitano di strumenti per gestire l’ansia migliorando la concentrazione

                  Struttura delle lezioni

                  Ogni lezione dura un’ora circa e include

                  • Una parte introduttiva con la spiegazione dei principi e della pratica, con eventuali approfondimenti
                  • Una parte pratica di meditazione seduta, o eventualmente in movimento. (Nota: il percorso è inizialmente guidato, con interventi progressivamente più radi per abituare a una pratica autonoma)
                  • L’assegnazione di una pratica, formale o informale da applicare durante la settimana

                  Dove e quando si svolgono le sessioni


                  Il corso online si terrà a partire dal 14 ottobre 2024 ogni lunedì alle 18.00, in diretta via Zoom. Saranno disponibili anche le registrazioni, per una settimana, per la partecipazione in differita.

                  Il programma (a ciclo continuo)

                  Il programma del corso è circolare: la pratica è una meditazione di consapevolezza, per sé molto semplice e basata su poche coordinate fondamentali, e ogni lezione approfondisce ed espande un tema senza allontanarsi dal nucleo centrale.

                  Ciò significa che puoi iniziare da qualsiasi lezione, perché ogni tema viene ripreso e incluso nelle altre lezioni del ciclo e comunque ti verranno sempre ricordati i principi fondamentali della pratica.

                  Ogni ciclo toccherà gli argomenti elencati qui sotto nell’ordine indicato. Al termine del ciclo, il programma riprende dall’inizio, con pratiche ogni volta diverse che ne faranno emergere un aspetto sempre nuovo per ogni tema.

                  Iscrivendoti, acquisti un pacchetto minimo di 9 lezioni, in modo da toccare tutti i temi del programma. Potrai quindi decidere se fermarti o proseguire con altre 9 lezioni.

                  1. L’approccio corporeo
                  2. Il respiro come attenzione fondamentale
                  3. Meditare come espansione/la meditazione sugli elementi
                  4. La meditazione come con-centrazione
                  5. L’importanza dello spazio
                  6. L’osservazione dei pensieri e delle emozioni
                  7. La meditazione nel suono
                  8. La meditazione in movimento
                  9. Lasciar dissolvere la mente discorsiva

                  Il docente

                  Francesco Vignotto

                  Insegnante di yoga e meditazione presso Zénon.

                    Contributo di partecipazione

                    La quota di partecipazione del corso (comprensivo di 9 lezioni) è di 160€. Tramite Paypal, è possibile pagare la quota in 3 rate mensili senza interessi.

                    Iscriviti

                    Vuoi iscriverti? Servono solo due passaggi: 1) paghi la quota e 2) compili e invii la domanda di iscrizione.


                    1. Dati per il pagamento

                    Costo: 160€

                    Puoi scegliere di pagare:

                    • con carta di credito o di debito attraverso Paypal (non serve avere un account): in questo caso puoi anche usufruire dell’opzione paga in tre rate;
                    • con bonifico bancario.

                    Con carta di credito/debito (con o senza Paypal)

                    Con bonifico bancario

                    Ecco le coordinate bancarie su cui versare la quota di iscrizione:

                    IT32R0503410196000000000905
                    Importo: 160,00 intestato a: Zenon ASD 
                    Causale: Iscrizione corso e quota tesseramento [specificare il nome se il conto non è intestato all’iscritto/a]

                    2. Scarica e compila il modulo di iscrizione

                    Scarica la domanda di iscrizione e inviala compilata all’indirizzo info@zenon.it oppure inviacela via whatsapp cliccando sull’icona in basso a sinistra.

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                    Il Qi Gong e le 4 stagioni: autunno

                    11 Settembre 2024 by Zénon Lascia un commento

                    Giovedì 19 settembre alle 19.10: l’incontro dedicato alle pratiche di Qi Gong per l’autunno.

                    La natura e le stagioni sono da sempre fonte di grande ispirazione per la Tradizione Taoista e i concetti di ciclicità, equilibrio e armonia sono parte fondante non solo delle pratiche di lunga vita ma anche della medicina tradizionale cinese. In questo i parallelismi tra i cicli della natura e le dinamiche dell’essere umano sono molti e dalla loro conoscenza derivano anche importanti informazioni per adattare i ritmi fisiologici del corpo alla ciclicità delle stagioni, sia in ottica preventiva che curativa.

                    In questi quattro incontri verranno analizzate le principali caratteristiche delle stagioni, degli elementi ad esse collegate e soprattutto le pratiche di Tai Chi e Qi Gong atte a prevenire gli squilibri tipici di ogni stagione per armonizzare ed equilibrare il corpo rispetto a questi cambiamenti.
                    Ogni singolo incontro sarà suddiviso in una breve parte teorica e una parte pratica dove, attraverso movimenti, respirazione e l’uso del suono saranno approfondite le pratiche taoiste specifiche di ogni periodo dell’anno.

                    Ma quali sono le radici profonde delle pratiche di lunga vita e su quali fondamenta si poggiano? In questi quattro incontri verranno analizzati i principi fondamentali su cui si basano queste tecniche psico-corporee, il loro rapporto con la tradizione Taoista e le principali tecniche utilizzate per armonizzare ed equilibrare i processi fisiologici ed energetici del nostro organismo.

                    Quando, dove e costo

                    Il corso dedicato all’autunno si terrà presso la nostra sede in via XXIII marzo n.17 a Novara dalle 19.10 alle 20.30. Il contributo di partecipazione è di 30€.

                    Il docente

                    Marco Invernizzi

                    Medico e Professore associato presso la cattedra di medicina fisica e riabilitativa dell’Università del Piemonte Orientale.
                    Agopuntore ed esperto in Medicina Tradizionale Cinese, insegnate di Tai Chi e Qi Qong presso Zènon.


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                      Archiviato in:eventi conclusi, Taoismo Contrassegnato con: Qi Gong Novara

                      Yogasana 9: Corpo Coscienza Desiderio

                      12 Luglio 2024 by Zénon

                      Yogasana 9
                      CORPO COSCIENZA DESIDERIO

                      Sette seminari online e in presenza

                      Senza corpo e senza desiderio non c’è salvezza: sette contributi per rivalutare l’originaria natura contemplativa dello yoga senza rinunciare alla pratica corporea, tra Yoga tantrico delle origini e Yoga contemporaneo, anatomo-fisiologia e neuroscienze, Medicina Tradizionale Cinese e pratiche Taoiste di Lunga Vita.

                      Perché le origini contemplative dello yoga non escludono ma anzi arricchiscono la pratica corporea? Che cosa possono dirci la neurofisiologia e le neuroscienze sulla coscienza e sul rapporto mente-corpo? Che cosa si intende con l’arresto delle fluttuazioni della mente ed è veramente possibile sperimentarlo attraverso lo yoga contemporaneo? Che cos’è l’intenzione del cuore nella Medicina Tradizionale Cinese e perché nello yoga può aiutarci a superare un concetto di volontà che molto spesso degenera nel volontarismo? Qual è il ruolo del desiderio nell’India religiosa e qual è il suo rapporto con l’energia vitale e con la coscienza? Quali sono i meccanismi attraverso cui distinguiamo il Sé e l’Altro e cosa accomuna il sistema immunitario e lo yoga?

                      Lo yoga contemporaneo è una vasta costellazione di stili e di declinazioni particolari, dove però si ha spesso l’impressione che il cuore dichiarato dello yoga, ovvero la cessazione delle fluttuazioni della mente attraverso cui la Coscienza appare nella sua vera natura, sia continuamente rimandato e subordinato all’urgenza di prendersi cura di un aspetto particolare. Questa continua dilazione e frammentazione da un lato pone il praticante di fronte alla prospettiva di un cammino interminabile e lo espone a infinite complicazioni; d’altro canto sembra però anche rassicurarlo, perché è opinione diffusa – e supportata nondimeno da autorevoli correnti filosofiche
                      – che la cessazione (nirodha) implichi un’abbandono più o meno forzato di ciò che più caratterizza l’esperienza umana: il corpo, la sensorialità, il desiderio. Questo implica che la cessazione sia in definitiva un atto forzato e sovrumano, accezione non di rado sottesa alle pratiche di haṭha yoga, volte molto spesso a bloccare e controllare più che a coltivare, strutturare e in definitiva raffinare la natura umana. E se invece fosse quest’ultima la strada più adatta – e forse l’unica praticabile – nello yoga oggi, l’unica in grado di sanare la contraddittoria frattura fra teoria che nega e pratica che afferma il corpo, in definitiva riproponendo la dualità che si propone di risolvere?

                      Con questo nuovo ciclo di seminari teorici e pratici vogliamo offrire sette contributi per attraversare il guado tra pratica contemplativa e pratica psicocorporea. Lo faremo come sempre incrociando e mettendo a confronto le prospettive di diverse discipline: l’universo filosofico indiano, la neurofisiologia e le neuroscienze, la Medicina Tradizionale Cinese e le sue radici taoiste. E, naturalmente, tanta pratica yogica.

                      Saranno con noi in questo percorso Gioia Lussana, PhD esperta nello Yoga tantrico delle origini, il prof. Marco Invernizzi e Francesco Vignotto.

                      Contenuti

                      • Il programma
                        • I docenti
                        • Contributo di partecipazione e attestato di frequenza
                        • Iscriviti
                          • Desideri maggiori informazioni?

                          in presenza e online

                          Il corso potrà essere seguito anche in differita tramite le registrazioni, che saranno disponibili il giorno dopo ogni seminario

                          Il programma

                          Tutti i seminari dureranno circa due ore e conterranno una parte teorica e una parte pratica. Potranno essere seguiti in queste tre modalità:

                          • in presenza presso la nostra sede a Novara in via XXIII marzo al numero 17
                          • online in diretta tramite la piattaforma Zoom
                          • online in differita, tramite le registrazioni che saranno disponibili per la visione in streaming a partire dal giorno seguente

                          Le registrazioni, assieme alle slide di ogni seminario, saranno a disposizione di tutti gli iscritti, anche di chi sceglierà di seguire in presenza.


                          MODULO 1: Lo yoga e la cessazione delle fluttuazioni della mente: sei variazioni sul tema nella pratica corporea

                          Online e in presenza, giovedì 26 settembre ore 19.10-21.00
                          Con Francesco Vignotto

                          In questo primo appuntamento, vogliamo capovolgere la prospettiva comune, come pensiamo sia più naturale: la cessazione delle fluttuazioni della mente non è la fine lontana e fuori portata dello yoga, ma la sua premessa. Non è un distacco dal corpo e dalla componente desiderante ma il pieno dispiegamento del corpo e del desiderio. E, sì, ciò è possibile anche attraverso la pratica di āsana risvegliare questa pienezza in modo per nulla forzato e, come nani sulle spalle di giganti, richiamando energie altrimenti inattingibili.


                          MODULO 2: Coscienza, mente-corpo e neuroscienze

                          Online e in presenza, giovedì 3 ottobre ore 19.10-21.00
                          Con Marco Invernizzi e Francesco Vignotto

                          Che cosa sia la coscienza è un tema su cui l’uomo si interroga fin dalle origini della filosofia e oggi, come è prevedibili, si attendono delle risposte soprattutto dal pensiero scientifico, in particolare dalle neuroscienze. Queste risposte però sono tutt’altro che definitive e non possono che essere aperte alla complessità. In questo seminario ci occuperemo dello stato dell’arte di questa disciplina su questo tema e su quello del rapporto mente-corpo, scoprendo come persino le posizioni più materialistiche possano trovare delle risonanze con la filosofia e la pratica yogica…


                          MODULO 3: Yi e Zhi: l’intenzione e la sua esecuzione. Volontà e volontarismo nello yoga

                          Online e in presenza, giovedì 17 ottobre 19.10-21.00
                          Con Marco Invernizzi e Francesco Vignotto

                          “Non è forse perché non ha fini personali/che può realizzare i suoi fini personali?” (Lao Tsu, Tao Te Ching, VII)
                          Nell’ambito delle cinque emozioni della Medicina Tradizionale Cinese, Yi è l’intenzione che arriva dal profondo – così fondamentale nell’atto terapeutico – mentre Zhi è la volontà, la capacità di realizzare un desiderio: l’eccesso porta ad autoritarismo, la penuria indecisione e inconcludenza. Contestualizzando Yi e Zhi nella concezione della coscienza della MTC, in questo seminario indagheremo il delicato tema dell’intenzione e la sua traduzione in atto, mettendole a confronto con il concetto molto spesso frainteso di volontà, che nello yoga contemporaneo degenera facilmente in volontarismo.


                          MODULO 4: Self e non self, il sistema immunitario e la coscienza di Sé e dell’Altro

                          Online e in presenza, giovedì 24 ottobre 19.10-21.00
                          Con Marco Invernizzi e Francesco Vignotto

                          Nel corso degli anni, l’espressione Self/Non Self, che indica la facoltà da parte di un organismo di distinguere sé stesso dagli agenti esterni, è comparsa diverse volte nei nostri seminari, non solo ogni volta che abbiamo approfondito una patologia del sistema immunitario, ma anche quando abbiamo parlato di yoga e in particolare di meditazione. Self/Non Self non è soltanto il fronte contro le minacce esterne, così indispensabile per la sopravvivenza dell’individuo, ma anche un discrimine che le pratiche psicocorporee e contemplative lavorano per ridefinire in vista di una reintegrazione che non nega l’individuo ma lo colloca in una prospettiva più vasta. In questo seminario prenderemo in esame da un lato la fisiologia del sistema immunitario e dall’altro la pratica dello yoga come dialogo corporeo e pneumatico tra il Sé e l’Altro, un dialogo particolare, che ci permetterà di approcciare il tema dell’identificazione.


                          MODULO 5: Lo yoga nasce contemplativo

                          Online, giovedì 7 novembre 19.10-21.00
                          Con Gioia Lussana

                          In questo seminario con Gioia Lussana compiremo un viaggio attraverso l’evoluzione e il significato della parola yoga dall’India vedica al tantrismo non duale. Dal samādhi patañjaliano alla bhāvanā di matrice tantrica metteremo in evidenza l’attitudine contemplativa dell’āsana fin dalle sue origini.


                          MODULO 6: L’armonia tra l’alto e il basso

                          Online e in presenza, giovedì 21 novembre 19.10-21.00
                          Con Marco Invernizzi e Francesco Vignotto

                          Per molte persone il corpo è diviso in due: tra le regioni superiori e quelle inferiori la coordinazione e la comunicazione è scarsa e per lo più risponde a una rigida gerarchia alto-basso. Questa separazione è la causa di numerosi disturbi poco identificabili, oltre ad ansia, respirazione superficiale, problemi digestivi e urogenitali. Ma l’effetto principale è la percezione frammentata di sé, invece che come unità organica.

                          Praticare yoga, anche nelle forme più atletiche e dinamiche, spesso lascia il problema intatto. Perché? In questo seminario forniremo alcuni metodi di indagine, sia prendendo a prestito uno dei meridiani straordinari della Medicina Cinese, introducendo nella pratica dello yoga un elemento molto poco sviluppato: il movimento nello spazio; sia facendo ricorso a una nostra vecchia conoscenza: il muscolo diaframma, vera e propria cerniera tra alto e basso, così spesso incompreso.


                          MODULO 7: Il ruolo del desiderio nell’India religiosa

                          Online, giovedì 28 novembre 19.10-21.00
                          Con Gioia Lussana

                          Un breve excursus per rintracciare il filo comune unisce il prāṇa o energia vitale, l’eros o desiderio e la mente sattvica o luminosa del tantrismo non duale.


                          Un momento della didattica, durante la prima edizione di Yogasana


                          I docenti

                          Marco Invernizzi

                          Medico e Professore associato presso la cattedra di medicina fisica e riabilitativa dell’Università del Piemonte Orientale.
                          Agopuntore ed esperto in Medicina Tradizionale Cinese, insegnate di Tai Chi e Qi Qong presso Zènon.

                            Francesco Vignotto

                            Insegnante di yoga e meditazione presso Zénon.

                              Gioia Lussana

                              Docente yoga (Y.A.N.I.) e formatrice di insegnanti yoga. Laureata cum laude in Indologia con Raniero Gnoli e Raffaele Torella. Co-fondatrice dell’A.ME.CO con Corrado Pensa, per oltre 20 anni ha approfondito la meditazione vipassanà con maestri del buddhismo contemporaneo. Ha pubblicato saggi sullo yoga in riviste scientifiche (RSO) e divulgative. Ha conseguito il PhD presso l’Università Sapienza di Roma con una ricerca sullo yoga tantrico delle origini.

                                Contributo di partecipazione e attestato di frequenza

                                Il contributo di partecipazione del corso (comprensivo dei 7 seminari) è di 300€. Per chi si iscrive entro il 5 settembre (versando la quota) il prezzo è agevolato a 270€. Non è possibile iscriversi a singoli seminari, in quanto il corso è da intendersi come un blocco unitario.

                                Al termine del percorso verrà rilasciato un attestato di frequenza. Chi segue online, in diretta o differita, può ottenere l’attestato compilando un piccolo test finale con domane a risposta multipla.

                                Iscriviti

                                Vuoi iscriverti? Servono solo due passaggi: 1) paghi la quota e 2) compili e invii la domanda di iscrizione.


                                1. Dati per il pagamento

                                Costo: 300,00€ 270€ (entro il 5/9)

                                Ecco le coordinate bancarie su cui versare la quota di iscrizione:

                                IT32R0503410196000000000905
                                Importo: 270,00 intestato a: Zenon ASD 
                                Causale: Iscrizione corso e quota tesseramento [specificare il nome se il conto non è intestato all’iscritto/a

                                Oppure paga con carta di credito/debito (con o senza Paypal)

                                2. Scarica e compila il modulo di iscrizione

                                Scarica la domanda di iscrizione e inviala compilata all’indirizzo info@zenon.it oppure inviacela via whatsapp cliccando sull’icona in basso a sinistra.

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                                Corso biennale formazione insegnanti Yoga

                                16 Maggio 2024 by Zénon

                                FORMAZIONE INSEGNANTI YOGA
                                2024-25

                                teoria e pratica del silenzio del corpo

                                Corso di formazione biennale per insegnanti di Yoga da oltre 250 ore frontali.

                                Indice

                                • A chi è rivolto questo corso di formazione
                                • Contenuti del corso
                                • Piano didattico
                                • Struttura e calendario
                                • I docenti
                                • Esami e diplomi
                                • Costi
                                • Invia la tua domanda di iscrizione

                                A chi è rivolto questo corso di formazione

                                • A chi pratica yoga da almeno 2 anni in modo continuativo.
                                • A chi desidera approfondire lo yoga e l’esperienza del suo insegnamento con sincero interesse per le questioni centrali: il rapporto mente-corpo, la possibilità di incarnare le questioni filosofiche nella pratica e nella vita, la consapevolezza e il rispetto dei limiti fisiologici, l’adattamento e l’evoluzione della pratica in base alle più comuni patologie riscontrabili nella popolazione, lo yoga come affiancamento alle terapie mediche e psicologiche.

                                Non vi sono invece limitazioni riguardanti l’abilità fisica.

                                Anche per questo, e per garantire la qualità del percorso e del gruppo di lavoro, non accettiamo tutte le candidature al corso. Se, dopo aver letto il programma e la struttura del corso, ritieni di volerti iscrivere, puoi inviare la tua candidatura tramite il modulo che trovi in fondo a questa pagina.


                                Contenuti del corso


                                Il corso di formazione per insegnanti di yoga si basa su tre pilastri:

                                • lo studio, l’elaborazione personale e l’interiorizzazione dello yoga e della cultura yogica, non limitando il campo a ciò che è strettamente ‘antico’ o ‘indiano’, ma cogliendone le implicazioni e le relazioni a volte insospettate con il contesto odierno e occidentale e con le culture limitrofe (ad esempio, la tradizione Taoista, tibetana ecc.);
                                • la pratica, che deve essere quotidiana e non circoscritta a ciò che ci attrae personalmente o che risponde alle nostre inclinazioni, ma orientata all’approfondimento di ciò che può essere utile per la crescita dei propri allievi;
                                • l’esperienza di insegnamento, ossia di come entrare in sintonia con l’allievo e di come accompagnarlo verso il silenzio del corpo che caratterizza la pratica dello yoga, nel rispetto delle suoi limiti e anzi sapendo cogliere la ricchezza proprio nelle sue caratteristiche.

                                Per conoscere nei dettagli le aree tematiche clicca sul segno ‘+’ di ogni voce.

                                Lo studio dello Yoga oggi

                                Dire che lo Yoga è una disciplina millenaria è ormai una frase di rito, ma quello che oggi chiamiamo Yoga non è giunto fino a noi tale e quale dalla notte dei tempi. Proprio per questo, accanto allo studio delle tradizioni, è di importanza fondamentale capire che cos’è (e perché è stato definito così) lo Yoga Posturale Moderno, come si discosta inevitabilmente dagli Yoga tradizionali – per destinatari, contesto e spesso per finalità – e come tuttavia, prendendone atto, possiamo trarre ispirazione dalla tradizione, senza la pretesa di riprodurne esattamente la forma o gli aspetti più connotati religiosamente, bensì cercando di coglierne il cuore, il senso essenziale, per trasporlo in un contesto adatto alla contemporaneità conservandone la scintilla vitale.

                                Lo studio dello Yoga nelle tradizioni indiane

                                Per comprendere la filosofia (o meglio le filosofie) entro cui è nato lo yoga, non si può prescindere dalla cultura indiana tradizionale, che è una costellazione stratificata di dottrine filosofiche, scuole, religioni, spesso in concorrenza se non in aperto contrasto, ma che cercano tutte di dare una risposta ai temi fondamentali della vita umana: la questione del sé e della coscienza, il rapporto tra l’individuo e l’universo, le conseguenze delle azioni, le cause della sofferenza e la possibilità di superarla, l’intuizione dell’unità fondamentale del reale ma al tempo stesso l’esperienza della molteplicità. In questo percorso toccheremo tutte le culture più rilevanti, cercando di offrire uno sguardo il più possibile ampio, dalle origini preistoriche alla cultura Vedica e vedantica, dal buddhismo alla grande epica indiana, dallo yoga classico degli Yoga Sutra allo yoga tantrico, fino allo Haṭha Yoga medievale e al periodo precoloniale in cui probabilmente possiamo incontrare una delle matrici dello yoga come oggi lo conosciamo.
                                Particolare attenzione verrà data alla corrente dello Sivaismo tantrico del Kashmir medievale, perché particolarmente adatto a una trasposizione contemporanea che eviti sia le derive commerciali ed edonistiche tristemente note, sia le austerità di alcune visioni tradizionali inapplicabili nel contesto occidentale odierno. Questa visione filosofica, inoltre, offre numerosi spunti di comparazione, pur con le dovute differenze culturali, sia con la tradizione taoista sia con quella del buddhismo tibetano, con le quali stabiliremo un costante raffronto.

                                Asana, pranayama mudra bandha: la conoscenza delle tecniche e di ciò che attiva le tecniche

                                Quali sono le tecniche dello Yoga a nostra disposizione? Che cosa le rende attive? Solo possedendo entrambe queste competenze possiamo acquisire autonomia nella pratica – e quindi nell’insegnamento – e comprendere che, per cogliere l’essenza di una posizione o di una pratica di respirazione, a volte bisogna tradirne in certa misura la forma.
                                Perciò approfondiremo lo studio delle posture; delle dinamiche del respiro e delle tecniche di Pranayama; delle mudra (con un approfondimento sulle hasta mudra) e dei bandha (applicati agli asana, come supporto nel pranayama e come pratiche a sé stanti), che saranno affrontati sia in relazione all’anatomo-fisiologia, sia in relazione alla fisiologia energetica secondo la codificazione della tradizione indiana, comparata con i paradigmi della tradizione Taoista e della Medicina Tradizionele Cinese; ma soprattutto, oltre allo studio delle mappe, dedicheremo ancora più spazio all’esplorazione di questi temi direttamente sul territorio esperienziale, dove occorre spesso imparare a mettere da parte ciò che è noto per accogliere il vero oggetto di interesse della pratica yogica, ovvero: come stabilire un rapporto con il non-conosciuto, invece di fuggirlo.
                                Le coordinate attraverso cui ci muoveremo, e che costituiscono il cuore della pratica secondo la nostra visione e il vero ‘tesoro’ da trasmettere durante l’insegnamento, sono una costante attenzione al rilassamento (uno dei sette fattori di illuminazione secondo il Buddhismo, ingrediente fondamentale in asana secondo Patanjali per accedere alla contemplazione), al radicamento (ovvero a stabilire le fondamenta in ciò che ci può fornire un supporto stabile), alla sensazione corporea propriocettiva ed enterocettiva, e alla respirazione intesa come pulsazione profonda prima ancora che come controllo.

                                Il metodo didattico

                                È esperienza abbastanza comune per gli insegnanti di yoga, dopo aver a lungo studiato e praticato, trovarsi di fronte a innumerevoli casi in cui tutto quello che hanno appreso non sembra applicabile, non solo per la presenza di patologie, ma anche perché, mentre il pubblico dello yoga si allarga sempre di più, appare evidente come lo yoga ‘da manuale’ sia stato modellato su uno stereotipo particolare di corpo e di abilità fisica, e che non sempre, o forse quasi mai, l’abito – ovvero il corpo – corrisponde al monaco, cioè all’attitudine fondamentale di un buon praticante di yoga: il desiderio, o se vogliamo la volontà, di andare al cuore della pratica. Chi sarà abile nelle pratiche psicofisiche spesso si ferma alla superficie.
                                Pertanto, in questo corso per insegnanti, lo studio delle tecniche e l’investigazione di ciò che le rende attive non possono essere separati dallo sviluppo di una capacità di osservazione e di ascolto delle varie configurazioni psico-corporee.
                                Ma attenzione: riteniamo che l’insegnante di yoga debba guardarsi da tre tentazioni che derivano dalla mancata comprensione del proprio ruolo, ovvero dovrebbe evitare il più possibile di interpretare, diagnosticare e curare. Riguardo alla prima tentazione, faremo volentieri a meno di affascinanti quanto vincolanti e spesso fantasiose classificazioni che distolgono da un ascolto reale e diretto; quanto alla diagnosi, la lasceremo volentieri al medico; quanto al curare (che spesso si traduce nell’intenzione di correggere anche ciò che non ha bisogno di esserlo), osserveremo come sia di importanza capitale conoscere lo scoglio – e per questo ampio spazio sarà dedicato allo yoga in presenza di patologie, uno dei nostri campi di elezione – ma il punto focale della pratica yogica non può distrarsi dalla corrente che continua a scorrere nonostante tutto.
                                Riteniamo infatti che nello yoga l’interesse debba orientarsi verso le risorse che nell’essere umano funzionano, piuttosto che verso quelle che non funzionano; e, generalmente, finché siamo vivi, le prime sopravanzano le seconde molto più di quanto non penseremmo, nonostante la sofferenza possa farci credere il contrario. Ed è proprio attingendo a queste risorse – come avrebbe detto Krishnamacharya, muovendo il corpo, respirando, esercitando l’attenzione consapevole – che lo yoga sprigiona anche il suo potenziale terapeutico.
                                A questi temi, che riguardano la plasticità dell’insegnamento ma anche la relazione con gli allievi e l’identità dell’insegnante (cosa soprattutto non è, e quanto non debba prendersi troppo sul serio per alcuni versi), si collega a quello della cooperazione, ovvero: una lezione di yoga si fa insieme, non si tratta di una trasmissione a senso unico. L’insegnante è parte attiva nel dirigere l’orchestra, nell’armonizzazione comune, per creare quello stato di attenzione consapevole attraverso cui ogni partecipante, ognuno con le proprie caratteristiche, trovi il proprio posto. Insegnante compreso, che pratica – sia correggendo, sia spiegando o eseguendo – assieme ai suoi allievi. Allievi che – spesso proprio nell’imprevedibilità delle loro risposte, come imprevedibile è la vita – costituiscono una fonte inesauribile di apprendimento e di insegnamento. Insegnare yoga, quindi, non si può basare sulla cristallizzazione delle nozioni acquisite, ma nella capacità di lasciare aperte le risposte alle domande che a ogni lezione si presenteranno con sfumature sempre nuove.

                                La meditazione

                                Oggi si parla di yoga e meditazione come di ambiti distinti: da un lato la pratica psicofisica, dall’altro quella contemplativa. Almeno nel linguaggio popolare e a livello commerciale, è un dato di fatto: anche se teoricamente la prima è una preparazione alla seconda, non è sempre ben chiaro come, e la transizione è spesso problematica. La ragione, crediamo, è nella dicotomia stessa tra fare e essere, che pur dimostrandosi utile in fase propedeutica, dev’essere a un certo punto superata, pena la frammentarietà della pratica e una grande mancanza di chiarezza, che produrrà lezioni di yoga piene di cose ‘da fare’ e momenti dedicati alla meditazione vissuti come tristi obblighi aspettando che la lezione ‘vera’ inizi o pensando a cosa si farà una volta che sarà finita: chi ha subito da praticante questo schema, tenderà a riproporlo da insegnante.
                                Eppure, come tutte le transizioni da uno stato all’altro, la soglia tra l’attività esteriore e l’interiorizzazione costituisce un campo eletto di indagine yogica, proprio là dove le due fasi possono sovrapporsi e acquisire l’una le qualità dell’altra. Per questo, oltre a dedicare numerose ore di formazione alla meditazione tout court – perché di insegnanti di yoga che non sanno rimanere seduti per più di qualche minuto ce ne sono già troppi – dedicheremo altrettanto tempo per comprendere il senso ultimo di ogni pratica, ovvero come, agendo non agendo, possa diventare accompagnamento verso il silenzio o, meglio ancora ri-scoperta e riconoscimento del silenzio che già abitiamo. Non solo dunque posture, non solo sequenze o tecniche di respirazione, ma anche: come abbandonare la tecnica che ci ha aiutati a condensare e proteggere l’attenzione, come lasciare quest’ultima libera in pieno campo perché ritorni alla sua stessa fonte.

                                Anatomia, fisiologia, biomeccanica funzionali allo yoga

                                Data la rilevanza nello yoga moderno della componente posturale, è indispensabile per ogni insegnante la conoscenza del corpo umano sotto l’aspetto anatomico, fisiologico, neurofisiologico e biomeccanico. Per questo, come è sempre stata nostra tradizione, dedicheremo ampio spazio non solo al corpo e alla comprensione della sua complessità, della sua intelligenza e potenzialità, ma anche dei limiti fisiologici e di come la consapevolezza di questi ultimi sia indispensabile non solo per evitare infortuni, ma anche per comprendere la connessione mente-corpo che lo Yoga permette di esplorare e, se vogliamo, di trascendere.
                                Lo faremo soprattutto attraverso lo stato dell’arte delle conoscenze scientifiche, esaminando le più comuni patologie di cui la popolazione soffre e che ci capiterà di incontrare nell’esperienza dell’insegnamento, che ci offriranno lo spunto per approfondire aspetti pratici, psicologici e addirittura filosofici.

                                L’esperienza estetica: la danza, il suono e la voce, il gesto

                                Negli ultimi anni, accanto allo yoga atletico e suo malgrado performativo, si è fatta strada una espressione differente, dove la marzialità e i rigidi allineamenti cedono il passo a modulazioni più sfumate.
                                “Il Sé è un danzatore” recitano gli Siva Sutra, testo-radice dello Sivaismo del Kashmir, “I sensi sono gli spettatori”, aggiungono poco più avanti, aprendo a una dimensione dove esperienza estetica e contemplativa ritrovano la loro originaria unità. E questo non sarà solo il tema dei preziosissimi contributi di Gioia Lussana e Antonella Usai, ma uno dei fili conduttori di tutto il corso.
                                Accanto a questo filone, ci saranno due approfondimenti che forniranno altrettanti importanti competenze sia per la pratica yogica che per il suo insegnamento.
                                Il primo è sulle hasta mudra, ovvero sulla gestualità delle mani, pratica che ha una profonda risonanza a livello psicofisico e che verrà approfondita non solo attraverso la lente della pratica yogica, ma anche attraverso il bagaglio culturale della danza tradizionale indiana.
                                Il secondo è sulla voce, sia come canto e celebrazione, sia come strumento espressivo e comunicativo (di cui andremo a approfondire anche le implicazioni nell’insegnamento) sia come veicolo per l’accordatura e l’orchestrazione delle energie sottili.

                                Aspetti normativi e fiscali

                                Insegnare yoga significa anche far fronte agli aspetti pratici legati ai rapporti di lavoro o di volontariato, in proprio o come collaboratori di associazioni, nonché alla sicurezza dei propri allievi. Su questi argomenti c’è troppo spesso approssimazione se non addirittura disinformazione che possono costare care anche quando armati delle migliori intenzioni: proprio per questo, abbiamo ritenuto indispensabile dedicare una parte della formazione alle possibilità che oggi la normativa italiana offre, evitando inutili complicazioni.

                                Yoga e terapia: il confronto tra i paradigmi

                                L’insegnante di yoga non è investito della responsabilità del terapeuta, ma ci sentiremmo di aggiungere di più: chi soffre di patologie, oggi, e si rivolge allo yoga, non lo fa quasi mai perché alla ricerca di una cura alternativa. Lo fa in primo luogo come attività complementare e perché spesso la patologia risveglia il bisogno di prendersi cura di sé, di andare alla ricerca di ciò che è davvero essenziale. Pertanto, conoscere le patologie è utile all’insegnante nel suo ruolo di accompagnamento e di ascolto.
                                L’area tematica terapeutica sarà inoltre arricchita grazie al confronto tra i paradigmi della scienza medica contemporanea (medicina fisica e riabilitativa, endocrinologia, neuroscienze ecc.) con quelli delle medicine di tre grandi tradizioni: quello dell’Ayurveda, ovviamente, ma anche quello della Medicina Tradizionale Cinese (accostamento oggi molto in voga, di cui approfondiremo alcuni aspetti meno noti) e di quella Tibetana.

                                Lo yoga in gravidanza e nel post-parto

                                La gravidanza e il post parto, in quanto periodi molto speciali e di passaggio nella vita di una donna, si sono rivelati in questi anni terreni di elezione per l’applicazione dello yoga. La pratica nella gravidanza e nel post parto sarà per questo protagonista di un approfondimento molto dettagliato nel corso del secondo anno di corso.

                                Piano didattico

                                Le ore di lezione si riferiscono alla somma delle due annualità.

                                Testi tradizionali, Filosofia, storia e cultura dell’India e dintorni40
                                Anatomia, fisiologia, biomeccanica applicati allo yoga45
                                Asana Pranayama Mudra Bandha: definizione, studio e pratica delle tecniche yogiche, con approfondimenti e comparazioni con altre discipline (danza tradizionale indiana, Qi Gong, canto armonico)60
                                Principi terapeutici (la pratica in presenza delle più comuni patologie, comparazioni con Medicina Tradizionale Cinese, Ayurveda, Medicina Tibetana)30
                                Approcci alla meditazione30
                                Didattica e conduzione della lezione: come strutturarla, come adattare e rendere accessibile la pratica alle differenti condizioni, orientare la pratica psicofisica al predisporre corpo-mente-cuore alle fasi più interiori e meditative.40
                                Aspetti normativi e fiscali relativi all’insegnamento dello yoga. 5
                                Totale ore:250
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                                Un momento della didattica, durante la prima edizione di Yogasana

                                Struttura e calendario


                                Il corso è in due annualità, ognuna delle quali si articola come segue:

                                • 9 seminari mensili in presenza nei fine settimana tra autunno 2024 ed estate 2025 (prima annualità) e tra autunno 2025 ed estate 2026 (seconda annualità);
                                • 3 corsi di approfondimento in presenza e online (anche in differita) che si terranno il giovedì sera tra l’autunno del 2024 e la primavera del 2025;
                                • L’attestazione di un percorso personale unico, nello studio, nella pratica e nell’insegnamento, con almeno 100 ore di pratica certificata per annualità (oltre alle ore di lezione frontale) e che sfocerà nella redazione di una relazione finale.

                                Seminari nel fine settimana – prima annualità (2024-2025)

                                Ogni seminario si terrà il sabato, dalle 14.00 alle 18.00, e la domenica dalle 9.00 alle 18.00, per un totale di 96 ore frontali per annualità. Le date potranno subire dei cambiamenti in corso d’opera.

                                11-12 ottobre 2024
                                8-9 novembre 2024
                                10-11 gennaio 2025
                                7-8 febbraio 2025
                                7-8 marzo 2025
                                11-12 aprile 2025
                                9-10 maggio 2025
                                13-14 giugno 2025

                                Seminari di approfondimento, prima annualità (2024-25)

                                Yogasana 9
                                Settembre-novembre 2024 7 incontri tematici in presenza e online. Giovedì 19.10-21.00 (date da comunicare)
                                Yogasana 10
                                Febbraio-aprile 2025. 7 incontri tematici in presenza e online. Giovedì 19.10-21.00 (date da comunicare)
                                Seminario monotematico
                                maggio-giugno 2025. 4 incontri in presenza e online. Giovedì 19.10-20.30 (date da comunicare)
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                                I docenti


                                Ecco il corpo docenti del corso, che potrà subire ampliamenti in corso d’opera.

                                Marco Invernizzi

                                Medico e Professore Ordinario presso la cattedra di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università del Piemonte Orientale.
                                Agopuntore ed esperto in Medicina Tradizionale Cinese, insegnate di Tai Chi e Qi Qong presso Zènon.
                                Tratterà di anatomia, fisiologia, biomeccanica, pratica in presenza di patologie, aspetti riabilitativi, nonché del confronto con le pratiche Taoiste e la Medicina Tradizionale Cinese.

                                  Francesco Vignotto

                                  Insegnante di yoga e meditazione presso Zénon. Tratterà gli aspetti principalmente pratici e didattici di asana, pranayama e meditazione, nonché del rapporto tra gli aspetti filosofici e attitudinari e la pratica.

                                    Antonella Usai


                                    Danzatrice professionista di fama internazionale, diplomata in Bharatanatyam (è la prima danzatrice occidentale ad essere ingaggiata dalla Compagnia di Mrinalini e Mallika Sarabhai), laureata in Storia del Teatro, insegnante di Yoga. Tratterà dei collegamenti tra Yoga e danza classica indiana, con approfondimenti sul canto carnatico e sulle hasta mudra.

                                      Gioia Lussana

                                      Docente yoga (Y.A.N.I.) e formatrice di insegnanti yoga. Laureata cum laude in Indologia con R.Gnoli e R.Torella. Co-fondatrice dell’A.ME.CO con Corrado Pensa, per oltre 20 anni ha approfondito la meditazione vipassanà con maestri del buddhismo contemporaneo. Ha pubblicato saggi sullo yoga in riviste scientifiche (RSO) e divulgative. Ha conseguito il PhD presso l’Università Sapienza di Roma con una ricerca sullo yoga tantrico delle origini.

                                        Erika Pizzo

                                        Insegnante di yoga in gravidanza e post parto, allenamento funzionale presso Zénon.

                                          Giorgio Invernizzi

                                          Medico e specialista in Chirurgia Generale e Chirurgia Vascolare. Da oltre 40 anni si occupa di medicine complementari. In particolare è da oltre 20 anni medico tibetano ed esperto conoscitore delle tecniche di guarigione della Tradizione Tantrica Tibetana. È stato il primo presidente del new Yutok Institute, istituto per la diffusione e la pratica della medicina tibetana in Italia ed allievo del Dr. Pasang Yonten Arya, ex rettore della Scuola di Medicina Tibetana dell’Università di Dharamsala (India). Agopuntore ed esperto in Medicina Tradizionale Cinese da oltre dieci è docente della scuola di Agopuntura, Medicina Tradizionale Cinese, Tai Chi e Qi Qong ALMA di Milano, scuola legata alla F.I.S.A., Federazione Italiana delle Società di Agopuntura che coordina la maggioranza delle Associazioni, delle Scuole e dei Medici Agopuntori italiani.

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                                            Esami e diplomi


                                            Al termine del primo anno avrà luogo un esame di metà percorso in seguito al quale verranno riconosciute le ore di formazione.

                                            Al termine del secondo anno e in seguito al superamento dell’esame finale verrà rilasciato il diploma Zénon di 270 ore di formazione e il diploma nazionale Csen/Coni con tesserino tecnico e iscrizione nell’albo nazionale.

                                            Costi


                                            Il costo della singola annualità, con pagamento in un’unica soluzione, è di 1300€. Il costo di entrambe le annualità in un’unica soluzione è di 2000€.

                                            Puoi scegliere di pagare la prima annualità oppure entrambe le annualità con formule di pagamento dilazionato.

                                            A ogni costo va aggiunta, se non è già stata pagata, la quota associativa di 30€/anno.

                                            Prima annualità

                                            L’annualità comprende i 9 week end e i 3 corsi di formazione del primo anno.
                                            Paghi in una sola rata o in più rate


                                            in un’unica soluzione
                                            €1300
                                            In due rate semestrali
                                            €800 + €600
                                            In tre rate quadrimestrali
                                            €700 + €500 + €300

                                            Entrambe le annualità

                                            La doppia annualità comprende i 9 week end e i 3 corsi di formazione di entrambi gli anni del corso di formazione.


                                            In un’unica soluzione
                                            €2000
                                            In due rate semestrali
                                            €1500 + €600
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                                            Invia la tua domanda di iscrizione


                                            Per i motivi esposti in apertura, non accettiamo qualsiasi richiesta di iscrizione. Mentre l'”industria” dello yoga è ormai votata alla produzione in serie di diplomi senza porsi domande sulla qualità e sulla sostenibilità, noi crediamo ancora nell’importanza di conoscersi personalmente e nell’accordatura reciproca che, proprio nelle differenze, permette un arricchimento in termini qualitativi.

                                            Pertanto, questo corso è a numero chiuso e sarà possibile iscriversi solo dopo un colloquio conoscitivo.

                                            Se ritieni che questo corso possa fare per te e se trovi una sintonia con quanto esposto nel programma, puoi inviarci la tua candidatura, tenendo presente queste poche condizioni:

                                            • Il corso prevede che tu abbia una esperienza di pratica almeno di due anni, per due motivi che non è banale ricordare: il primo è che prima di insegnare qualcosa bisogna averlo praticato; il secondo è che nel corso si daranno per scontate alcune informazioni e alcune esperienze di pratica.
                                            • Al tempo stesso, ti chiediamo la disponibilità a mettere in gioco le tue esperienze e le tue conoscenze; non perché te ne vogliamo proporre di migliori, ma perché riteniamo che il migliore insegnamento che ci dona lo yoga sia la capacità di mettere in discussione il conosciuto, che è anche il miglior metodo per risalire a ciò che è davvero essenziale.
                                            • Non inviarci la tua candidatura semplicemente perché ritieni di fare bene delle posizioni simili agli asana dello yoga; praticare yoga è una attività complessa in cui la performance fisica è di relativa importanza e può anzi essere un freno per l’esplorazione degli aspetti più centrali.
                                            • D’altro canto, non sentirti inadatta/o se hai delle limitazioni fisiche, perché potrebbero essere uno strumento molto prezioso per conoscerti ed entrare in sintonia con le persone che incontrerai dentro e fuori l’ambito dell’insegnamento.

                                            Invia la domanda o richiedi informazioni

                                            Per inviare la tua richiesta o richiederci informazioni, puoi chiamarci al 3492462987 o scriverci su Whatsapp

                                            Chat su WhatsApp

                                            …oppure puoi scriverci col modulo qui sotto. Ti risponderemo al più presto.

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                                            martedì, venerdì10:00 – 20:10
                                            mercoledì10:00 – 20:40
                                            giovedì10:00 – 19:00
                                            sabato10:00 – 12:00
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