Può un invito così generico e inflazionato essere ancora di qualche utilità? Sì, se lo utilizziamo per metterci in discussione invece che per ricevere conferme… Da qualche tempo, è impossibile dire “Ascolta il tuo corpo” senza provare qualche imbarazzo, e ciò accade da ben prima che questa frase diventasse il tormentone di un comico televisivo […]
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Cos’è più improbabile: fare posizioni assurde oppure la cessazione delle fluttuazioni della mente?
Ovvero come tendiamo a dare per irrealizzabili eventi che potrebbero essere vicini come la nostra vena giugulare, complicandoci la vita perché qualcuno ci ha fatto credere che l’unica cosa a cui potessimo ambire fosse qualche strana posa. Spesso sembra che fare yoga richieda di destreggiarsi su molteplici fronti: dalla cura (a volte maniacale) del corpo […]
LeggiCosa significa ‘fare un passo oltre’ nello yoga?
Una partecipante al seminario Yogāsana dedicato alla postura seduta ci ha inoltrato una domanda molto interessante che, oltre a meritare una risposta in privata sede, offre lo spunto per una riflessione generale per le implicazioni che contiene. La domanda (mi perdoni se la riformulo) è più o meno così: “Ha senso che io perseveri nel praticare la posizione del loto sebbene persista uno stato di tensione molto forte? Devo fare un passo oltre il mio disagio, come spesso mi è stato detto, e mantenerla?”
LeggiDe-costruire il corpo: Ardha Matsyendrāsana
Matsyendrāsana è una delle āsana archetipiche dello yoga: non a caso è dedicata alla figura semi-leggendaria di Matsyendra, considerato uno dei capostipiti della tradizione dello haṭhayoga. Qui è presentata la sua forma parziale, Ardha Matsyendrāsana (la versione completa contempla una gamba in semiloto). Perché la posizione non si limiti alla superficie, occorre dimenticarsi di ‘stirare’ […]
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