“Vorrei meditare, ma non sono capace di concentrarmi”: è una delle considerazioni più ricorrenti tra chi vorrebbe accostarsi alla meditazione, ma è intimorita dalla sua (apparente?) austerità. In realtà, molto dipende da cosa intendiamo per concentrazione. Solitamente, infatti, riteniamo che concentrarsi richieda uno sforzo costante per evitare le distrazioni: sembrerebbe l’interpretazione più plausibile di espressioni […]
LeggiYoga
Quanto sono ‘reali’ i chakra?
I chakra esistono di per sé? Sono ‘organi’ invisibili? Corrispondono a elementi anatomici, oppure sono ‘oggetti mentali’ che dobbiamo visualizzare nella meditazione? La realtà è forse molto più sottile e, se abbiamo un minimo di passione per ciò che appare solo attraverso le sfumature, molto più interessante… L’immagine qui sopra è una rielaborazione tratta da […]
LeggiI chakra negli Yoga Sutra di Patanjali?
Siamo andati a rintracciare i chakra (da qui in poi nella grafia più corretta, cakra) nel luogo più improbabile: gli austeri Yoga Sūtra di Patañjali… Negli Yoga Sūtra il termine cakra (“cerchio, ruota”) compare solo una volta, nel terzo libro o pāda, che descrive le ‘facoltà estese’ (vibhūti) derivanti dalla pratica combinata delle tre fasi […]
Leggi‘Ascolta il tuo corpo’ significa ancora qualcosa?
Può un invito così generico e inflazionato essere ancora di qualche utilità? Sì, se lo utilizziamo per metterci in discussione invece che per ricevere conferme… Da qualche tempo, è impossibile dire “Ascolta il tuo corpo” senza provare qualche imbarazzo, e ciò accade da ben prima che questa frase diventasse il tormentone di un comico televisivo […]
LeggiPer lasciare andare bisogna aver qualcosa da abbandonare: sull’autodisciplina nello yoga
Nello yoga, e nell’atteggiamento verso la vita che ne deriva, hanno largo e meritato spazio termini quali rilassamento, abbandono e lasciare andare. Tuttavia, altrettanto importante è considerare che lo yoga è anche disciplina e autodisciplina, dacché altrimenti non solo non avremmo nulla da abbandonare, ma non potremmo farlo con la necessaria intensità.
LeggiSentire la mano non è pensare alla mano: appunti di presenza corporea
“Quando dici di sentire la mano, cosa dovrei sentire?”Questa domanda, posta qualche tempo fa dopo una seduta di meditazione, è tutt’altro che banale e descrive un paradosso in cui tutti rischiamo di finire intrappolati. Perché oggi chiunque vuole riempire la nostra tazza ma ben pochi ci insegnano a svuotarla. Molto spesso, infatti, quando si parla […]
Leggi





