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Zénon

Info Zénon

Zénon è Marco Invernizzi e Francesco Vignotto. Marco Invernizzi è medico, ricercatore in riabilitazione, ma anche insegnante di agopuntura ed istruttore di Pratiche di Lunga Vita (Qi Gong medico, Daoyin).
Francesco Vignotto è un insegnante di Yoga ed è il responsabile di tutte le attività relative a questa disciplina a Zénon, di cui è fondatore assieme a Marco Invernizzi.

Seminario intensivo di Yoga e meditazione

11 Novembre 2025 by Zénon

Domenica 16 novembre, dalle 9.30 alle 12.30. Seguiranno nel pomeriggio, dalle 14.00 alle 18.00, 3 sessioni di meditazione.

Domenica 16 novembre dalle 9.30 alle 12.30 potremo sperimentare i benefici di una pratica di ampio respiro, attraverso tempi più dilatati che permetteranno agli spazi meditativi e a quelli di lavoro corporeo di dilatarsi e amalgamarsi.

Nel pomeriggio, dalle 14.00 alle 18.00, seguiranno tre sessioni di meditazione (45 minuti di pratica seduta intervallati da 15 minuti di pausa).

La quota di partecipazione per il solo mattino è di 50€. Per il pomeriggio è di 50€. Il costo di partecipazione per l’intera giornata è di 80€.

Luogo e costo

Il seminario intensivo si terrà presso la nostra sede in via XXIII marzo n.17 a Novara.

È possibile richiedere la partecipazione online.

La quota di partecipazione per il solo mattino è di 50€. Per il pomeriggio è di 50€. Il costo di partecipazione per l’intera giornata è di 80€.

Il docente

Francesco Vignotto

Insegnante di yoga e meditazione presso Zénon.

    Iscriviti

    Vuoi iscriverti? Servono solo due passaggi: 1) paghi la quota e 2) compili e invii la domanda di iscrizione.


    1. Dati per il pagamento

    Costo: 50€ (solo mattino); 50€ (solo pomeriggio); 80€ (giornata intera)

    Ecco le coordinate bancarie su cui versare la quota di iscrizione:

    IT32R0503410196000000000905
    Intestato a: ZENON SOCIETA’ SPORTIVA DILETTANTISTICA 
    Causale: Iscrizione corso e quota tesseramento [specificare il nome se il conto non è intestato all’iscritto/a]

    Oppure paga con carta di credito/debito (con o senza Paypal), con l’opzione paga in 3 rate

    2. Inviaci una email o scrivici su Whatsapp

    Scarica la domanda di iscrizione e inviala compilata all’indirizzo info@zenon.it oppure inviacela via whatsapp cliccando sull’icona in basso a sinistra.

    Nota: se hai problemi a scaricare e/o compilare il modulo, nessun problema: scrivici a info@zenon.it o via WhatsApp e ti verremo in aiuto!

    Modulo iscrizioneDownload

    Nota: iscrivendoti a questo corso accetti termini e condizioni di questo servizio.


    Desideri maggiori informazioni o vuoi iscriverti?

    Puoi chiamarci al 3492462987 o scriverci su Whatsapp

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    …oppure puoi scriverci col modulo qui sotto. Ti risponderemo al più presto.

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    Archiviato in:eventi, evento Contrassegnato con: hathayoga, yoga Novara

    Meditazione online: meditare nel corpo – autunno 2025

    15 Ottobre 2025 by Zénon Lascia un commento

    Un nuovo ciclo per accostarsi alla meditazione, da lunedì 20 ottobre 2025 alle 18.00. Online in diretta, con registrazioni disponibili per una settimana.

    Questa edizione

    Siamo soliti pensare che per meditare occorra concentrazione, e che per concentrarsi serva uno sforzo costante della mente per evitare le distrazioni. Eppure, in ogni tradizione contemplativa il corpo e le facoltà sensoriali, che da un lato sono percepiti come un potenziale disturbo, sono anche considerati lo strumento privilegiato per accompagnarci e facilitarci in questo viaggio.  

    Le due parole chiave di questo ciclo di 9 lezioni online, aperto anche a chi non ha esperienza, sono quindi propriocezione e immaginazione: tramite un ascolto attivo e a volte creativo esploreremo luoghi e supporti nel corpo e nello spazio che abitiamo, imparando a lasciarci scivolare in uno stato di concentrazione senza sforzo che si apre spontaneamente alla meditazione.

    Questa è la versione online, che puoi seguire in diretta o tramite le registrazioni. Se vuoi meditare in presenza con noi a Novara vai qui.

    Contenuti

    • Questa edizione
    • A chi è rivolto questo percorso
    • Struttura delle lezioni
    • Argomenti
    • Dove e quando si svolgono le sessioni
    • Il docente
    • Contributo di partecipazione
    • Richiedi informazioni
    Imparare a meditare

    A chi è rivolto questo percorso

    A chi desidera accostarsi alla pratica meditativa sia partendo da zero, sia cercando un approccio il più possibile essenziale.

    A chi pratica già la meditazione da autodidatta e desidera approfondire.

    A chi vuole imparare a calmare la mente e ottenere maggiore chiarezza.

    A chi è sottoposto a forti stress lavorativi, familiari o di altra natura.

    A studenti che necessitano di strumenti per gestire l’ansia migliorando la concentrazione

    Struttura delle lezioni

    Ogni lezione dura un’ora circa e include:

    • Una parte introduttiva, di circa dieci minuti, con la spiegazione dei principi e della pratica, con eventuali approfondimenti
    • Una parte pratica di meditazione seduta di circa 40-45 minuti (Nota: il percorso è inizialmente guidato, con interventi progressivamente più radi per abituare a una pratica autonoma)
    • Considerazioni finali post-pratica.

    Argomenti

    • Entrare in contatto più profondo con il corpo: radicarsi
    • La cavità addominale
    • Il cuore: oltre la coerenza cardiaca
    • Percepire e visualizzare le correnti del respiro
    • Gola, apparato fonatorio, mandibola e denti: decongestionare l’alto per percepire il basso
    • Sentire il cervello
    • Meditare le articolazioni
    • Percepire la colonna vertebrale, percepire la verticalità
    • Interno ed esterno: fondersi con lo spazio attraverso i sensi

    Dove e quando si svolgono le sessioni


    Il corso online si terrà a partire dal 20 ottobre 2025 ogni lunedì alle 18.00, in diretta via Zoom. Saranno disponibili anche le registrazioni, per una settimana, per la partecipazione in differita.

    Il docente

    Francesco Vignotto

    Insegnante di yoga e meditazione presso Zénon.

      Contributo di partecipazione

      La quota di partecipazione del corso (comprensivo di 9 lezioni) è di 160€. Tramite Paypal, è possibile pagare la quota in 3 rate mensili senza interessi.

      Iscriviti

      Vuoi iscriverti? Servono solo due passaggi: 1) paghi la quota e 2) compili e invii la domanda di iscrizione.


      1. Dati per il pagamento

      Costo: 160€ (9 lezioni)

      Puoi scegliere di pagare:

      • con carta di credito o di debito attraverso Paypal (non serve avere un account): in questo caso puoi anche usufruire dell’opzione paga in tre rate;
      • con bonifico bancario.

      Con carta di credito/debito (con o senza Paypal)

      Con bonifico bancario

      Ecco le coordinate bancarie su cui versare la quota di iscrizione:

      IT32R0503410196000000000905
      Importo: 160,00 intestato a: ZENON SOCIETA’ SPORTIVA DILETTANTISTICA
      Causale: Iscrizione corso e quota tesseramento [specificare il nome se il conto non è intestato all’iscritto/a]

      2. Scarica e compila il modulo di iscrizione

      Scarica la domanda di iscrizione e inviala compilata all’indirizzo info@zenon.it oppure inviacela via whatsapp cliccando sull’icona in basso a sinistra.

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      Nota: iscrivendoti a questo corso accetti termini e condizioni di questo servizio.

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      Vuoi iscriverti o chiedere informazioni? Puoi chiamarci al 3492462987 o scriverci su Whatsapp

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      Archiviato in:eventi

      La concentrazione non è quello che pensiamo

      7 Ottobre 2025 by Zénon Lascia un commento

      “Vorrei meditare, ma non sono capace di concentrarmi”: è una delle considerazioni più ricorrenti tra chi vorrebbe accostarsi alla meditazione, ma è intimorita dalla sua (apparente?) austerità.

      In realtà, molto dipende da cosa intendiamo per concentrazione. Solitamente, infatti, riteniamo che concentrarsi richieda uno sforzo costante per evitare le distrazioni: sembrerebbe l’interpretazione più plausibile di espressioni tradizionali come “con la mente concentrata su un solo punto”. 

      Abbiamo, in altre parole, un’idea – e quindi un approccio – soprattutto negativi alla concentrazione: dobbiamo pensare a una cosa e combattere per non pensare a qualcos’altro. Quindi, come l’elefante, ‘qualcos’altro’ incombe sempre nei nostri pensieri.

      Per questo, al termine di una seduta di meditazione, tendiamo spesso a scoraggiarci, notando più i momenti di distrazione che quelli in cui eravamo “sul pezzo”.

      Intendiamoci: lo sforzo per riportare la mente distratta sull’oggetto è un ingrediente fondamentale della meditazione. Ci possiamo però facilmente rendere conto che, se fosse tutto qui, l’impresa sarebbe persa in partenza: siamo noi contro il resto del mondo. “Perché io sono solo, e gli altri sono tutti”, diceva l’uomo del sottosuolo di Dostoevskij, condensando genialmente in una frase il problema fondamentale di esistere.

      Proviamo ora a pensare invece a quei momenti in cui, dedicandoci a qualcosa che ci appassiona, abbiamo perso la cognizione del tempo: eravamo talmente ‘presi’ da quello che stavamo facendo che ci siamo dimenticati di tutto il resto. Eravamo perfettamente concentrati e non lo sapevamo. Eravamo talmente “dentro” l’oggetto che qualsiasi distrazione non arrivava nemmeno a sfiorare i nostri pensieri, perché non esisteva nient’altro che l’oggetto della nostra passione. Stavamo meditando senza saperlo? Probabilmente, quasi.

      La stessa cosa, in negativo, accade quando riceviamo una notizia che ci sconvolge, o un pensiero fisso ci tormenta: in questo caso, vorremmo distrarci, ma non riusciamo proprio a pensare ad altro. Non riusciamo a lavorare, a volte nemmeno a mangiare. Quell’unico pensiero che tiene sotto sequestro la nostra mente ci sveglia addirittura la notte.

      Abbiamo appena visto due casi in cui la concentrazione non è solo facile, ma è fuori discussione. Nel secondo caso, addirittura una condanna.

      Nella meditazione, invece, è importante che ci siano distrazioni, affinché, da un lato, ci rendiamo conto della quantità di pensieri che affollano la nostra mente; dall’altro, di quanto l’intenzione e lo sforzo (eccessivi) di concentrarci possano essere addirittura controproducenti.

      Ma, soprattutto, è importante per sviluppare la capacità di concentrarci anche in assenza di uno stimolo emotivo forte. Tuttavia, come dicevamo, se la concentrazione fosse solo o soprattutto sforzo, il gioco non varrebbe la candela. Sarebbe una gara di resistenza, una dieta molto punitiva, alla fine della quale non vedremmo l’ora di abbuffarci di cibo spazzatura.

      E qui arriviamo al nodo fondamentale: in realtà, concentrarsi è più frutto del rilascio, che di uno sforzo.

      Ma come, uno direbbe, se io mi rilasso mi addormento! E ha ragione: una certa dose di sforzo, almeno per pensare a una cosa sola, è necessaria. Ma occorre spegnere le luci nelle stanze non abitate, occorre cessare lo sforzo di pensare a qualcos’altro.

      Ecco: non è pensare a una cosa sola a essere difficile, è tutto il resto, tutto ciò che pensiamo e agiamo costantemente, in ordine sparso e senza una vera ragione, a essere estremamente faticoso. Occorre innanzitutto percepirlo, quello sforzo non richiesto, quel sovrapprezzo che paghiamo (e ciò avviene soprattutto attraverso il corpo, ma questa è un’altra storia).

      Forse non ce ne siamo accorti, ma abbiamo un’ottima notizia: lo sforzo richiesto per concentrarci è molto inferiore a quello che ci aspettavamo. Non siamo noi contro tutto il mondo: il mondo, altrimenti così nemico, se chiamato con la giusta disposizione d’animo, ci viene incontro.

      Certo, con la meditazione dobbiamo imparare a cessare di fare: e la nostra mente non è abituata a lasciare andare. Anche cercando di smettere, fa. Per questo può essere così difficile perdere una abitudine o un vizio. Così, quando ci sentiamo tesi, cerchiamo di fare qualcosa che ci rilassi: il che può essere ottimo, ma alla lunga, se non impariamo ad arrenderci, diventa qualcosa in più oltre a quello che già facciamo. Anche in questo caso, è il corpo – semmai esiste un corpo contrapposto alla mente – che ci viene in aiuto.

      Ora, in questo discorso che potrebbe apparire – ed è – soprattutto di buonsenso, si è in realtà affacciato qualcosa di più misterioso. Il gioco delle parti che abbiamo interpretato inconsapevolmente comincia a divenire più sfumato. Chi sono io e chi o cosa è il resto del mondo?

      Come mai, dedicandomi a una cosa soltanto, non solo mi dimentico che siamo due entità separate, ma viene meno il senso di incompletezza, di separazione dal tutto che inconsciamente mi costringe sempre ad agire e a cercare qualcos’altro ancora?

      E come mai a un certo punto la descrizione di questo ritrovarmi assomiglia almeno sulla carta a un naufragare? E perché, come ricorda il poeta e come assicurano tutti i meditanti, è così dolce?

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      Archiviato in:Articoli, meditazione, Yoga Contrassegnato con: meditazione Novara, yoga Novara

      Meditazione online: riposare nel corpo – autunno 2025

      3 Ottobre 2025 by Zénon Lascia un commento

      Un nuovo ciclo per accostarsi alla meditazione, a partire da lunedì 13 ottobre 2025 alle 18.00. Online in diretta, con registrazioni disponibili per una settimana.

      Questa edizione

      Siamo soliti pensare che per meditare occorra concentrazione, e che per concentrarsi serva uno sforzo costante della mente per evitare le distrazioni. Eppure, in ogni tradizione contemplativa il corpo e le facoltà sensoriali, che da un lato sono percepiti come un potenziale disturbo, sono anche considerati lo strumento privilegiato per accompagnarci e facilitarci in questo viaggio.  

      Le due parole chiave di questo ciclo di 9 lezioni online, aperto anche a chi non ha esperienza, sono quindi propriocezione e immaginazione: tramite un ascolto attivo e a volte creativo esploreremo luoghi e supporti nel corpo e nello spazio che abitiamo, imparando a lasciarci scivolare in uno stato di concentrazione senza sforzo che si apre spontaneamente alla meditazione.

      Questa è la versione online, che puoi seguire in diretta o tramite le registrazioni. Se vuoi meditare in presenza con noi a Novara vai qui.

      Contenuti

      • Questa edizione
      • A chi è rivolto questo percorso
      • Struttura delle lezioni
      • Dove e quando si svolgono le sessioni
      • Il docente
      • Contributo di partecipazione
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        Imparare a meditare

        A chi è rivolto questo percorso

        A chi desidera accostarsi alla pratica meditativa sia partendo da zero, sia cercando un approccio il più possibile essenziale.

        A chi pratica già la meditazione da autodidatta e desidera approfondire.

        A chi vuole imparare a calmare la mente e ottenere maggiore chiarezza.

        A chi è sottoposto a forti stress lavorativi, familiari o di altra natura.

        A studenti che necessitano di strumenti per gestire l’ansia migliorando la concentrazione

        Struttura delle lezioni

        Ogni lezione dura un’ora circa e include

        • Una parte introduttiva con la spiegazione dei principi e della pratica, con eventuali approfondimenti
        • Una parte pratica di meditazione seduta, o eventualmente in movimento. (Nota: il percorso è inizialmente guidato, con interventi progressivamente più radi per abituare a una pratica autonoma)

        Dove e quando si svolgono le sessioni


        Il corso online si terrà a partire dal 13 ottobre 2025 ogni lunedì alle 18.00, in diretta via Zoom. Saranno disponibili anche le registrazioni, per una settimana, per la partecipazione in differita.

        Il docente

        Francesco Vignotto

        Insegnante di yoga e meditazione presso Zénon.

          Contributo di partecipazione

          La quota di partecipazione del corso (comprensivo di 9 lezioni) è di 160€. Tramite Paypal, è possibile pagare la quota in 3 rate mensili senza interessi.

          Iscriviti

          Vuoi iscriverti? Servono solo due passaggi: 1) paghi la quota e 2) compili e invii la domanda di iscrizione.


          1. Dati per il pagamento

          Costo: 160€ (9 lezioni)

          Puoi scegliere di pagare:

          • con carta di credito o di debito attraverso Paypal (non serve avere un account): in questo caso puoi anche usufruire dell’opzione paga in tre rate;
          • con bonifico bancario.

          Con carta di credito/debito (con o senza Paypal)

          Con bonifico bancario

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          IT32R0503410196000000000905
          Importo: 160,00 intestato a: Zenon ASD 
          Causale: Iscrizione corso e quota tesseramento [specificare il nome se il conto non è intestato all’iscritto/a]

          2. Scarica e compila il modulo di iscrizione

          Scarica la domanda di iscrizione e inviala compilata all’indirizzo info@zenon.it oppure inviacela via whatsapp cliccando sull’icona in basso a sinistra.

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          L’autunno e le pratiche di Qi Gong: seminario con Marco Invernizzi

          10 Settembre 2025 by Zénon Lascia un commento

          Giovedì 18 settembre alle 19.10: l’incontro dedicato alle pratiche di Qi Gong per l’autunno.

          L’autunno segna il momento in cui l’energia Yin, introspettiva e ricettiva, si manifesta come preponderante sull’energia Yang, attiva ed estroversa. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, è associata all’elemento metallo, che simboleggia la chiarezza mentale e la capacità di lasciare andare. Gli organi associati sono i polmoni e il grosso intestino. Di particolare importanza, quindi, in questo passaggio stagionale, è prendersi cura del nostro respiro e della salute dell’apparato digerente.

          In questo seminario vedremo le pratiche di Qi Gong per affrontare l’arrivo della nuova stagione con più equilibrio.

          Quando, dove e costo

          Il corso dedicato all’autunno si terrà giovedì 18 settembre presso la nostra sede in via XXIII marzo n.17 a Novara dalle 19.10 alle 20.30. Il contributo di partecipazione è di 30€.

          Il docente

          Marco Invernizzi

          Medico e Professore associato presso la cattedra di medicina fisica e riabilitativa dell’Università del Piemonte Orientale.
          Agopuntore ed esperto in Medicina Tradizionale Cinese, insegnate di Tai Chi e Qi Qong presso Zènon.


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            Archiviato in:eventi conclusi Contrassegnato con: Qi Gong Novara

            I chakra negli Yoga Sutra di Patanjali?

            21 Agosto 2025 by Zénon Lascia un commento

            Siamo andati a rintracciare i chakra (da qui in poi nella grafia più corretta, cakra) nel luogo più improbabile: gli austeri Yoga Sūtra di Patañjali…

            Negli Yoga Sūtra il termine cakra (“cerchio, ruota”) compare solo una volta, nel terzo libro o pāda, che descrive le ‘facoltà estese’ (vibhūti) derivanti dalla pratica combinata delle tre fasi interne dello yoga: l’atto di concentrarsi su un oggetto, il consolidarsi di questa concentrazione come un unico flusso ininterrotto, la fusione totale fino a perdere la cognizione di sé e dell’oggetto stesso.

            Diversi sūtra qui hanno la stessa struttura, descrivendo come, a seconda dell’oggetto su cui si dirige questa disciplina, si ottengano doni che consistono in conoscenza facoltà particolari. Ed è qui che, improvvisamente, compare il termine cakra, al sutra 29:

            nābhi-cakre kāya-vyūha-jñānam
            (Concentrando la disciplina) sul cerchio (cakra) dell’ombelico si viene a conoscere la costituzione del corpo.

            Vyāsa, il più antico commentatore di Patañjali, osserva che: “Lo yogin che fissa la disciplina sul cerchio dell’ombelico conoscerà la costituzione del corpo, quanto a dire i tre umori: aria, bile e flemma e i sette elementi: pelle sangue, carne, nervi, ossa, midollo e semen, esposti qui secondo l’ordine in cui si presentano dall’esterno.”1

            Ma, in realtà, nei sūtra seguenti non mancano altri elementi di interesse. Il successivo (30) afferma che meditando sulla cavità della gola “si ottiene la cessazione della fame e della sete”. Secondo il sūtra 33, praticando la disciplina sulla nadi detta kurma (“tartaruga”), situata tra la gola e il cuore, si ottiene la perfetta immobilità del corpo. Secondo il sūtra 32, praticandola sulla “luce del capo” si ottiene la visione degli esseri perfetti. Secondo il sūtra 34, infine, applicando la disciplina sul cuore si ottiene la comprensione della mente. Osserviamo inoltre che già nel commento al sutra 36 del primo libro, Vyasa aveva accennato che la coscienza della mente consegue dalla concentrazione sul “loto del cuore”.

            Che cosa possiamo concludere? Certo, se cerchiamo negli Yoga Sūtra una mappatura dettagliata della fisiologia sottile, abbiamo sbagliato indirizzo. Lo yoga di Patañjali è alieno alle pratiche psicofisiche di manipolazione dell’energia vitale, che saranno proprie dello Hatha Yoga medievale, così come all’idea che i cakra costituiscano altrettante tappe nel risveglio della kuṇḍalinī–śakti, l’energia cosmica dormiente nel centro-radice che gioca un ruolo determinante sia nel Tantra che nello stesso Hatha yoga.2

            Gli Yoga Sūtra illustrano una sistematica disciplina di controllo/cessazione delle funzioni mentali e dei loro attivatori inconsci, attraverso la consapevolezza e il riconoscimento dei meccanismi della mente: non intendono stimolare l’energia vitale per farla detonare, bensì mirano a un ponderato distacco. Pertanto, in questo contesto, l’esatta geografia di ciò che si abbandona non è rilevante, così come non lo è ornarla di complesse simbologie.

            Rilevante è, invece, che anche per Patañjali vi siano dei luoghi, fisici o mentali, esterni o interni al corpo, che possono fornire un supporto alla pratica meditativa, facilitando così l’interiorizzazione e il riassorbimento dei processi vitali/mentali, se non, addirittura, aprendo a vere e proprie forme di gnosi.

            Soprendentemente, ma non troppo, sarebbe stata proprio questa, secondo David Gordon White, l’originaria accezione dei cakra all’interno dei sistemi tantrici: come spesso accade, pur tra le innumerevoli differenze, il cerchio si chiude.3

            Questo contenuto è una anticipazione di Yogasana 11: Chakra, che inizierà il prossimo 25 settembre, online e in presenza.

            1. La traduzione del sutra e del relativo commento sono di Corrado Pensa, da Patanjali, Aforismi dello yoga, Bollati Boringhieri, 1978 ↩︎
            2. “Sebbene Patañjali conoscesse i cakra e i nādī, non vi è alcuna prova che conoscesse anche il concetto di kuṇḍalinī-śakti, il potere del serpente, che gioca un ruolo importante nel Tantra e nello Haṭha-Yoga“. G. Feuerstein, The Yoga-Sutra of Patañjali: A New Translation and Commentary, 1989. ↩︎
            3. Vedi, in particolare: https://www.yogaanytime.com/class-view/1279/video/Yoga-Tantric-Goddesses-and-Jackals-by-David-Gordon-White ↩︎
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            Archiviato in:Articoli, Yoga

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            YOGASANA 5: la pratica in presenza di patologie. Stage per insegnanti e praticanti, settembre-dicembre 2022, in presenza e online.

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