Pubblichiamo con piacere due estratti audio dal seminario di Canto Armonico – Presenza Armonica tenuto da Roberto Cerri il 15 novembre 2015, che riteniamo rappresentativi del lavoro svolto e del tipo di Canto Armonico proposto da Roberto. Le esecuzioni sono avvenute con il solo utilizzo delle voci dei partecipanti (che in tutto erano otto), senza l’ausilio di alcuno strumento musicale o effetto.
Oltre ai brani, abbiamo aggiunto alcune riflessioni su una domanda che ci viene posta di frequente soprattutto da esperti del settore, che vogliono sapere se durante questi seminari viene insegnata la tecnica “precisa” con cui “fare” gli armonici.
Intanto, per chi volesse farsi un’idea rapida, abbiamo preparato un condensato in pochi minuti di quello che è accaduto durante il seminario. Chi vuole approfondire, può proseguire oltre nell’articolo e ascoltare i brani completi.
Brano 1: M con armonici
Il primo brano è stato registrato durante la mattinata e le indicazioni di Roberto sottolineano e guidano l’esecuzione. Speriamo che queste indicazioni aiutino a rendere un’idea di come si articoli il lavoro. Da notare come, dopo la modulazione nella lettera M, il canto si apra con le vocali dispiegando tutta la sua carica di armonici verso il minuto 5:30.
Brano 2: Suoni gravi
Il secondo brano è molto particolare. Nel secondo brano Roberto ha chiesto ai partecipanti di scavare nei suoni più gravi, generando un magma sonoro profondo da cui si risale infine verso i suoni più alti.
Brano 3: Solo di Roberto Cerri
E infine, last but not least, una esecuzione a solo che Roberto Cerri ci ha voluto gentilmente regalare.
Una domanda frequente: perché i tuvani non c’entrano e perché preferiamo il rilassamento allo sforzo
Intendersi a parole non è semplice. Ad esempio, spendiamo molte parole in approfondimenti per spiegare il Canto Armonico proposto da Roberto Cerri qui a Zénon; e per spiegare che gli armonici sono già presenti naturalmente nella voce (non è un’affermazione poetica, ma una legge ben conosciuta da chi ha un’infarinatura di teoria musicale1Vale la pena citare per una volta Wikipedia alla voce Armonici naturali: “Un suono prodotto da un corpo vibrante non è mai puro, ma è costituito da un amalgama in cui al suono fondamentale se ne aggiungono altri più acuti e meno intensi” ). Abbiamo speso anche numerose parole per spiegare che il vero lavoro è fare emergere tali suoni, invece di produrli, e non è cosa da poco.
Tra l’altro, il lavoro proposto da Roberto è accompagnato da una tale preparazione teorica e pratica in campo musicale – e a tutto tondo – che lo rende immune da sospetti di “spontaneismo” naif tipo “liberate il vostro chakra della gola”.
Eppure, ci accorgiamo che alcuni addetti ai lavori, nel chiederci informazioni, spesso si arenano sulla domanda: “D’accordo, ma la tecnica per fare gli armonici la insegnate? Ad esempio, quella dei tuvani?”
Quando si parla di Canto Armonico, la popolazione mongolica di Tuva spunta sempre a un certo punto della conversazione. E proprio questa popolazione, assurta alle cronache per il tipico canto folkloristico “di gola” (comune anche ai pastori sardi che tuttavia non sono altrettanto popolari tra gli operatori olistici), proprio costoro ci offrono l’occasione per marcare la differenza tra il canto armonico proposto da Roberto, che si è formato con David Hykes, e altri tipi di canto armonico.
Il throat singing dei mongoli Tuva, infatti, è basato sullo sforzo degli organi fonatori e – tra le altre cose – non è necessariamente legato a un lavoro introspettivo o spirituale. Il Canto Armonico praticato e insegnato da David Hykes e dal ‘nostro’ Roberto Cerri, è invece basato sul rilassamento, ed è una pratica specificamente di tipo meditativo. Nel primo caso parliamo di uno stile che può essere identificato tramite una tecnica specifica di produzione degli armonici. Nel secondo caso, la tecnica… non c’è: è il risultato di un lavoro interiore di de-strutturazione e di ri-strutturazione del rapporto tra Ascolto e Voce. Non è per forza una dichiarazione di superiorità di un metodo su un altro, ma è una differenza che è importante sottolineare perché non si generino false aspettative.
Per questo accanto alla dicitura Canto Armonico compare sempre quella di Presenza Armonica: il Canto Armonico così inteso ha molto più a che fare con la Consapevolezza e con la Coscienza che con l’estetica di una performance vocale.
Il principio è molto simile a quello del respiro nello Yoga: è in primo luogo necessario disimparare e dismettere le cattive abitudini, mentre le tecniche utilizzate ‘producono’ gli armonici solo in modo molto indiretto, così come l’esecuzione meccanica di una tecnica respiratoria non determina direttamente e necessariamente l’attivazione energetica a cui mira (e vorremmo ricordare a questo proposito il sutra in cui Patanjali che descrive il lavoro del contadino che rimuove gli argini perché il campo si allaghi, citato in uno degli ultimi articoli). Solo con queste premesse si può decidere in seguito se navigare liberamente, oppure seguire delle strutture (e che strutture), ma giunti a questo punto la divergenza tra le opzioni è solo apparente quanto il gioco tra dissonanza e assonanza.
Insomma, pensare che “io produco gli armonici” attraverso l’esecuzione di una tecnica presuppone l’idea che “io controllo” gli armonici. Ma in realtà gli armonici, intesi come entità archetipiche, non si controllano, così come non si controlla il respiro o meglio l’energia vitale: gli armonici, come il respiro, avvengono, sono la manifestazione di una legge generale nel particolare, e il risultato della risonanza del singolo nell’ambiente generale.
Altra cosa, però, ci sia concesso di dirlo, è un atteggiamento che in alcuni – pochi – casi abbiamo riscontrato e che pretende di avere tutto subito, ovvero: se non insegnate la tecnica per produrre meccanicamente i suoni armonici allora vi state tenendo per voi i segreti del mestiere, oppure state vendendo fumo.
Sulla profondità del lavoro svolto da Roberto, lasciamo giudicare in base all’ascolto dei brani audio che abbiamo riportato più sopra, alla cui realizzazione hanno partecipato persone che fino a pochi mesi fa mai avrebbero pensato di poter usare la propria voce per cantare. Intanto, a tutti coloro disposti ad ascoltare abbandonando anche per un istante le strutture preconcette, auguriamo buon Ascolto.
Ringraziamenti
Ringraziamo Michael Andenna, Luca Borgogna, Alessandra Onnis, Erika Pizzo, Damiano Valloggia e Chiara Arrigoni per il contributo fornito e la partecipazione nei brani.
Il corso di Presenza Armonica – Canto Armonico
http://zenon.it/orari/canto-armonico-seminario/
Il prossimo appuntamento con il Canto Armonico a Zénon.
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Note
↑1 | Vale la pena citare per una volta Wikipedia alla voce Armonici naturali: “Un suono prodotto da un corpo vibrante non è mai puro, ma è costituito da un amalgama in cui al suono fondamentale se ne aggiungono altri più acuti e meno intensi” |
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