Dove scorre il Qi?
Come è noto, la Medicina Tradizionale Cinese ha i suoi fondamenti sul concetto di Qi (soffio, energia vitale) circolante lungo una rete di canali chiamati Meridiani. L’Agopuntura tratta le patologie e gli squilibri dell’organismo mediante l’infissione di aghi metallici in punti ben definiti, detti agopunti, disseminati lungo tali canali. Un misterioso fenomeno che ha attirato per generazioni l’attenzione della comunità scientifica internazionale è rappresentato dal fatto che, malgrado l’agopuntura annoveri migliaia di anni di successi, nessuna solida spiegazione scientifica è mai stata proposta per giustificare, dal punto di vista anatomico e fisiologico, l’esistenza dei Meridiani. Fino ad ora infatti, secondo la Medicina Occidentale, ai Meridiani non è ancora stato riconosciuto alcun fondamento anatomico e gli effetti dell’Agopuntura vengono spiegati con meccanismi nervosi riflessi, vasomotori, endocrini e immunitari.
Tuttavia, la soluzione di questo enigma è prossima al traguardo e il percorso verso la conclusione è iniziato molti anni fa.
Vi racconterò ora la misteriosa storia del Professor Kim Bong-Han (Fig. 1).
Kim Bong-Han, nacque in Corea nel 1916 e studiò Medicina all’Università di Seoul. Ricoprì il ruolo di Professore di Fisiologia alla Seoul National University fino alla guerra che portò alla separazione delle due Coree. Dopo questo evento, lo studioso scelse di trasferirsi in Corea del Nord dove ricoprì la carica di Direttore del Kyung-Rak Institute.
Nel 1963, Kim Bong-Han fondò e diresse l’Istituto per la Ricerca sui Meridiani di Agopuntura in Pyongyang. Nei tre anni successivi, pubblicò cinque lavori che descrivevano una fitta rete di minuti canali che non appartengono né al sistema circolatorio sanguigno, né al sistema linfatico. In particolare, nella seconda pubblicazione viene descritto un sistema completamente nuovo composto da nodi e tubuli che lui stesso chiamò Kyung-Rak System e successivamente prese il nome di Sistema di Bong-Han e che identificò con i Punti e i Meridiani dell’Agopuntura. Nel 1966 questo istituto fu improvvisamente chiuso e da allora non si ebbero più notizie di Kim Bong-Han, nemmeno della sua eventuale morte.
I risultati degli studi di questo ricercatore, pubblicati prevalentemente in lingua coreana, rimasero per decenni sconosciuti al mondo occidentale fino alla loro riscoperta avvenuta nel 2002 ad opera di un gruppo di studiosi della Seoul National University (SNU). Il team di ricercatori si trovò ad affrontare grosse difficoltà nel ripetere gli esperimenti di Kim Bong-Han, poichè nelle sue pubblicazioni non erano forniti dettagli sulla metodologia. Aiutati dalla tecnologia, oggi più avanzata, i ricercatori sud-coreani riuscirono alla fine a rivelare l’esistenza di questo sistema di dotti e nel 2010 lo rinominarono col termine di Primo Vascular System (Fig. 2).
Aspetti morfologici del Primo Vascular System
Secondo le più recenti ricerche. il Primo Vascular System (PVS) è formato da vasi o dotti (PV) e da corpuscoli o nodi (PN); inoltre si compone di più sottosistemi (Figg. 3 e 4):
I ricercatori della SNU proposero inoltre una nuova ipotesi per il PVS e si spinsero anche a formulare alcune previsioni circa il suo ruolo. Come già detto, il PVS si compone di PV e PN. I PV, che hanno doppio rivestimento, contengono dotti di secondo ordine. Il primo strato del rivestimento è formato dalla avventizia che contiene fibre e sostanze amorfe che servono a sostenere il tessuto. Il secondo strato è una membrana comune che circonda i dotti di secondo ordine.
Questo tipo di struttura a doppio strato offre stabilità meccanica, una minore possibilità di collegamento accidentale con altri PV, la possibilità di un flusso bidirezionale del fluido, e un buon isolamento contro le influenze meccaniche, fisiche e termiche. Il diametro del lume dei PV è di circa 5-10 µm. Le cellule endoteliali che li rivestono presentano nuclei allungati come mostrato in Fig. 5.
I dotti di secondo ordine, sia nei PV che nei PN, trasportano un liquido trasparente che si muove molto lentamente (0.3 mm/sec). Il liquido è ricco di microframmenti di DNA di circa 1-2 µm e contiene anche lipidi e aminoacidi.
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Aspetti funzionali del Primo Vascular System
E’ stato osservato che le cellule che rivestono il PVS mostrano eccitabilità elettrica simile a quella del muscolo liscio con presenza di canali per il calcio. I dotti di secondo ordine sono dotati di avventizia che contiene collagene, che è il componente principale del tessuto connettivo. Dati presenti nella letteratura scientifica indicano che il collagene è in grado di interferire con le emissioni di segnali elettromagnetici (fotoni) provenienti da fonti biomolecolari. Ciò supporta l’ipotesi, formulata da tempo, che il PVS agisce come un canale ottico di emissione/trasporto di biofotoni e che i microframmenti di DNA possono agire come un generatore di biofotoni e come un radiatore coerente. Queste scoperte sostengono pertanto l’ipotesi dell’esistenza di una regolazione elettromagnetica del corpo che giocherebbe un ruolo chiave nello sviluppo e nella differenziazione cellulare.
Se confermata, la funzione di propagazione dei biofotoni esercitata dal PVS potrebbe spiegare l’ effetto istantaneo ottenuto dopo l’infissione degli aghi nei punti specifici.
Inoltre è stato ipotizzato che il PVS sia in grado di comportarsi come un organo endocrino. Infatti, sono state trovate al suo interno cellule cromaffini, concentrate soprattutto in corrispondenza degli agopunti, e nel liquido del PVS sono state rintracciate adrenalina e noradrenalina.
Conclusioni
Sulla base delle scoperte fino ad ora accumulate, possiamo affermare che il PVS consente la comunicazione tra gli organismi viventi e l’ambiente. Il PVS è duplicato dal sistema vascolare e dal sistema nervoso durante una fase molto precoce dello sviluppo dell’organismo. Per questo motivo, il PVS combina le caratteristiche dei sistemi vascolare, nervoso, immunitario ed endocrino. Il PVS in tutti i suoi aspetti è inteso come un sistema che interessa tutto il corpo, e regola e coordina tutti i processi vitali.
Il PVS riceve segnali interni ed esterni. I segnali esterni vengono dall’ambiente sotto forma di onde elettromagnetiche. I segnali interni sono il prodotto di processi metabolici e consistono in segnali bioelettrici, bioelettromagnetici e in campi acustici.
Il PVS è inoltre, il supporto fisico per i punti di agopuntura e i meridiani ed è coinvolto nello sviluppo e il funzionamento degli organismi viventi. Il primordiale PVS è come una matrice per i sistemi vascolare e nervoso, che si formano intorno al PVS. Dopo che sono stati sviluppati tutti gli organi del corpo, il PVS primordiale rimane connesso con gli apparati e i sistemi e continua a controllarli, perché è il più antico sistema morfofunzionale.
Il PVS, che fino ad ora è stato un sistema fantasma all’interno del nostro corpo, può spiegare molti dei misteri della vita e può rappresentare il punto mancante per combinare la conoscenza della medicina tradizionale cinese e quella della scienza occidentale in un corpus unico.
Bibliografia
Kim BH. The Kyungrak system. J Jo Sun Med. 1965;108:1e38 [In Korean].
Soh KS, Kang KA, Ryu YH. 50 years of bong-han theory and 10 years of primo vascular system. Evid Based Complement Alternat Med. vol.2013;2013:587827.
Stefanov M, Potroz M, Kim J, Lim J, Cha R, Nam MH. The primo vascular system as a new anatomical system. J Acupunct Meridian Stud. 2013 Dec;6(6):331-8.
Stefanov M, Kim J. Primo vascular system as a new morphofunctional integrated system. J Acupunct Meridian Stud. 2012 Oct;5(5):193-200.
Jacopo Colombo dice
Molto interessante, ma come è possibile che si abbiano così poche informazioni su questo Primo Vascular System?
Senza questo articolo non ne conoscerei l’esistenza, nonostante venga definito importante per la fisiologia umana.
Claudio dice
I primi dati sono rimasti seminascosti per decenni, probabilmente a causa della difficoltà che hanno le informazioni ad uscire dalla Corea del Nord. In secondo luogo, questa è una ricerca di base e la ricerca di base non gode di grande fortuna in tutto il mondo. Ormai se una linea di ricerca ha come unico fine l’ampliamento del Sapere, viene evitata come la peste. Se non si produce qualcosa di commerciablie non arrivano soldi e non si può più continuare a fare ricerca. In questo modo tra un po’ di tempo i ricercatori “applicati” non avranno più punti d’appoggio e non sapranno più cosa fare. Per fortuna ci sono ancora delle Fondazioni illuminate, tipo la Cariplo, che promuovono la ricerca di base (ma sono poche). La ricerca sul PVS è comunque lungi dall’essere conclusa. Speriamo che possano continuare.
Ervè Aimaro dice
Finalmente un articolo che parla di agopuntura che non dica sempre le solite cose trite e ri-trite. Il grosso problema per noi occidentali che vogliamo conoscere maggiormente questo meraviglioso mondo fatto di Yin, Yang, Qi, Jing e Shen è che, per prima cosa, non siamo tutti sinologhi e quindi non abbiamo accesso a quella vastissima letteratura scientifica esistente in Cina e, seconda cosa (ma ancor più importante), non siamo cinesi. Purtroppo la società cinese include il “voler accentrare” e il “non voler divulgare”, a meno che non si conoscano le alte sfere governative e mediche. Complimenti prof. Molinari per aver condiviso in Italia una di queste meravigliose scoperte. Spero di cuore che la sua passione e il suo sapere riescano finalmente a portare anche in questo Paese un paradigma differente e soprattutto, nel tempo, l’ idea di un percorso accademico specifico in Medicina Tradizionale Cinese.
Enrico Chieffo dice
molto interessante, la medicina si avvicina ad un momento di svolta epocale….